Il decreto Crescita è legge, pioggia di critiche dall’opposizione

ll testo aveva già ottenuto, venerdì scorso, il primo via libera dalla Camera con 270 voti a favore

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Senato -

ROMA – Il decreto crescita è legge. Il Senato ha approvato la fiducia posta dal governo provvedimento incassando 158 voti favorevoli, 104 contrari e 15 astenuti. Il testo aveva già ottenuto, venerdì scorso, il primo via libera dalla Camera, con 270 voti a favore e molte assenze fra i banchi dell’opposizione.

Il decreto Crescita diventa legge, le reazioni

Ed anche questa volta le critiche portate dall’opposizione non sono mancate. Come ad esempio quelle del presidente del senatori Pd Andrea Marcucci. Il dem ha voluto fare dei calcoli sottolineando la perdita di consensi del gruppo pentastellato: “Il governo perde la maggioranza in Senato – ha detto – visto che sul ‘Dl crescita’ votano si in 158, esattamente 13 in meno rispetto alla prima fiducia a Conte. L’incompetenza e l’arroganza non pagano”.

La dura critica del segretario dem

Ancor più pesante le dichiarazioni del segretario Pd Nicola Zingaretti che ha definito lo stesso un “decreto anticrescita”: “È stato approvato – ha tuonato – un provvedimento utile solo alla propaganda. Solo pannicelli caldi, una serie di pasticci e un grande disastro chiamato Ilva che rischia di chiudere”. Ognuno tira acqua al proprio mulino e così, dal canto loro, i cinquestelle rispondono a tono senza celare una certa soddisfazione: “Portiamo a casa un pacchetto sostanzioso – hanno detto – di misure mirate per imprese e professionisti. Dalla deducibilità Imu sui beni strumentali al super-ammortamento, fino al taglio progressivo dell’Ires, gli imprenditori italiani potranno da subito contare su una serie di sostegni che daranno una spinta alla produttività”.

Soddisfatto il premier Conte

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Il quale, dal G20 giapponese, non poteva non sottolineare la bontà dell’approvazione del decreto crescita: “È il segnale – ha detto – di un Paese che fa sistema e rilancia l’economia. Agevolazioni fiscali per le imprese, promozione degli investimenti privati, tutela del made in Italy: il Governo è con i cittadini per continuare a crescere. Insieme”.

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