Fuori al Palazzo la protesta dei partiti, dentro l’aula la vittoria, scontata, della maggioranza: il ‘Decretone’ è legge. Il provvedimento voluto da Cinque Stelle e Lega, che contiene Reddito di cittadinanza e Quota 100 (per le pensioni) ha incassato al Senato 150 sì, 107 no e 7 astenuti.
“Oggi è un bel giorno, abbiamo approvato misure di cui la popolazione aveva bisogno. Abbiamo lavorato a definire gli ultimi dettagli del decreto sblocca-cantieri. La prossima settimana – ha dichiarato a caldo Giuseppe Conte – non abbiamo fatto in tempo a farlo in questa, portiamo il decreto crescita”.
Con i senatori, dopo la votazione, il presidente del Consiglio si visto nella sala del Governo per festeggiare.
“E’ un giorno importante per l’Italia – ha twittato poco dopo il premier. – Reddito e quota 100 sono a tutti gli effetti realtà. Dal Senato l’ok definitivo. Grazie alle due misure qualificanti del nostro contratto di Governo diamo speranza e dignità a milioni di italiani. Un’altra promessa mantenuta”.
Restano i dubbi. Restano i problemi relativi all’applicazione di una misura che sembra ancora confusa. Le offerte di lavoro, il servizio dei centri per l’impiego, le card: tutto ancora da testare. E restano le polemiche su chi beneficerà degli aiuti. Parte del centrodestra ha mostrato il proprio dissenso. “Non si sconfiggono povertà e sottosviluppo con i sussidi – ha dichiarato Ciriani, capogruppo di Fdi al Senato. – I soldi andranno anche a condannati e stranieri”.