ROMA – Una nuova stagione di confronto, un’apertura alla concertazione che rappresenta un inedito per questo esecutivo. Dopo la manifestazione del 9 febbraio, il ministro del Lavoro ha incontrato in Via Veneto la truppa dei leader di Cgil, Cisl, Uil e Usb e il risultato non è banale: partiranno infatti dei tavoli di confronto sui più importanti temi economici.
Qualche esempio? Crescita, politiche attive sul lavoro, rappresentanza e previdenza. Il primo in ordine di tempo è però il delicato tema sblocca-cantieri, che sta facendo fibrillare il governo giallo-verde. Il premier Giuseppe Conte è pronto infatti a incontrare le parti sociali già venerdì, insieme a enti locali e Ance.
“Oggi il risultato è che il governo ha finalmente accettato un confronto con i sindacati. Siamo quindi di fronte ad una novità: il governo riconosce il confronto su tutti i temi ed è un segnale significativo“, esulta il leader Cgil Maurizio Landini.
Sul fronte Di Maio l’apertura è confermata, ma con un chiodo fisso: il salario minimo
L’emendamento sui rider rientrerà nel ddl sull’argomento, si spiega dal governo, che cerca anche di tranquillizzare i dubbi delle parti sociali. I sindacati avevano infatti espresso perplessità sul fatto che la ‘paga minima per legge’ potesse andare oltre il Ccnl. Il vicepremier, invece, ha precisato su questo tema che “il salario minimo non vuole superare la contrattazione sindacale”.
Si tratta di un tormentone che rappresenta un terreno importante anche per l’asse corpi intermedi-Confindustria. A pochi metri dal Ministero del Lavoro, infatti, è andato in scena un incontro tra le principali sigle e Vincenzo Boccia. Sul tavolo l’obiettivo di “un’azione comune sui temi europei per riprendere le fila del patto della fabbrica siglato lo scorso anno. Senza dimenticare poi “la volontà di dare attuazione ai vari capitoli dalla formazione al welfare, alla sicurezza sul lavoro e ai contratti”.
Temi importanti nei prossimi rendez-vous tra governo e sindacati
“Speriamo sia la volta buona che dagli annunci si passi al confronto e a trattative serie. Per noi ai temi che il governo ha offerto si aggiungeranno altre questioni per noi centrali, a partire dal Mezzogiorno. Abbiamo chiesto che sia un tema prioritario“, rilancia la leader Cisl Annamaria Furlan.
“È stato un incontro positivo, propedeutico per andare a trattare i punti della nostra piattaforma“, gli fa eco il numero 1 Uil Carmelo Barbagallo. Attenzione però: al momento le iniziative, compreso lo sciopero degli edili del 15 marzo, sono confermate. Una prima rassicurazione intanto è arrivata, perché prima di prendere le decisioni ci sarà un “confronto”. In attesa di vedere davvero i provvedimenti finali, dal decretone allo sbloccacantieri.
(AWE/LaPresse)