E’ come il suicida che prima di puntarsi la pistola alla fronte ammazza anche chi gli sta accanto. E’ come quando pensi: “Volevi morire? Non ce la facevi più ad andare avanti così? Bene, falla finita, ma da solo, non fare del male anche agli altri”. Ecco, le mamme che fanno subire ai figli le aggressioni fisiche di improbabili ‘mariti’ o ‘nuovi compagni’, sono così. Sono donne abusate e kamikaze che prima di morire si trasformano in assassine. Lo so che dall’esterno è facile giudicare. E’ facile dire “Mamme, denunciate”. Ma bisogna dirlo lo stesso, perché dobbiamo salvare i bambini: “Fatelo per i vostri figli”. Fatelo almeno per loro, se proprio non riuscite a farlo per voi stesse. Il ‘mostro’ di Cardito (quello che ha ucciso a calci e pugni il figliastro di sei anni) abita in decine di migliaia di case italiane. Tutt’Italia è infestata da queste scimmie (la stessa razza, per intenderci, a cui appartengono anche i camorristi), e ci sono decine di migliaia di donne che non riescono a liberarsene. Per debolezza (spesso), ma anche per ignoranza. E tra queste decine di migliaia di donne, quelle che sono anche mamme sono imperdonabili. Perché la loro debolezza (o la loro ignoranza) la fanno scontare anche ai figli. Già il solo fatto di farli vivere e crescere in una casa piena di urla e di violenza, è una condanna (che adulti diventeranno? Violenti anche loro? Disturbati come le scimmie che li dovrebbero educare? Deboli come le mamme?). E purtroppo capita poi, come a Cardito, che questi bambini non riescano nemmeno a diventare ‘adulti disturbati’, perché finiscono per essere essi stessi oggetto della violenza e delle aggressioni fisiche. E questo non si può sopportare. Una mamma che lo permette non si può perdonare. Non è una mamma.
Il ‘mostro’ di Cardito e le mamme ‘complici’
La violenza sulle donne è una brutta bestia, e quando quella bestia tocca anche i bambini il silenzio è imperdonabile