AUSCHWITZ – Il museo di Aushwitz ha querelato Selene Ticchi, colpevole di aver indossato una riprovevole maglietta con la scritta “Aushwitzland” domenica scorsa a Predappio, nel corso della manifestazione per la rievocazione della Marcia su Roma del 28 ottobre 1922.
Museo di Aushwitz, querela contro Selene Ticchi
La signora, già candidata sindaco di Budrio per Aurora Italiana e militante di Forza Nuova, in questi giorni è stata bersagliata da media e social network per la sua discutibile scelta vestiaria. La foto di lei sorridente mentre sfoggia allegra la terribile scritta ha fatto il giro di tutti i social, non solo quelli italiani.
La gogna mediatica subita dalla donna ha oggi portato il Museo di Auschwitz a denunciarla alla procura locale. La t-shirt incriminata costituisce infatti una provocazione prende in giro l’ex campo di sterminio nazista. “Ho gia detto che quella t shirt è disgustosa e chi l’ha indossata ha compiuto una provocazione inaccettabile. Denunceremo la Ticchi anche in Italia” dice Emanuele Fiano, il deputato Pd di origine ebraica oggi si trova in visita a Auschwitz con una delegazione parlamentare.
Condanna anche da parte di CasaPound e dalla Disney
La condanna alla Ticchi è arrivata persino da parte di CasaPound. A unirsi alle critiche anche la Disney, la multinazionale americana a cui la maglia indossata dalla signora era ispirata. “Troviamo questa t-shirt, e ciò che rappresenta, riprovevole e ripugnante. Abbiamo grande cura nel proteggere il nostro copyright“, ha detto la Disney. Adesso il Museo di Auschwitz passa alle vie legali e si rivolge alla procura della città polacca. “” dice Fiano.