PIETRELCINA – Parte l’organizzazione della XX edizione del Premio Padre Pio. La manifestazione sarà dedicata alle vittime del covid ed alla memoria dei fondatori del premio, padre Marciano Morra e Claudio Crovella, venuti recentemente a mancare. Il grazioso paesino del Sannio, che diede i natali al Santo, si mobilita per i preparativi della kermesse che si terrà, come ogni anno, al Palavetro nel prossimo novembre. “Sarà la giusta occasione per ricordare i tanti, troppi morti a causa della pandemia”, dice Gianni Mozzillo, animatore del Premio e di tante iniziative che prendono le mosse a Pietrelcina in onore di Francesco Forgione, nome all’anagrafe di Padre Pio. “Bisogna fare in modo che il ricordo di chi non c’è più diventi la forza per affrontare il futuro. Oggi come mai il pensiero del santo è di grande attualità: la solidarietà pietra cardine di una società votata all’umiltà è la sola ricetta che ci può trasportare fuori da questa emergenza drammatica”.
Il Premio, che ha visto tra i premiati degli anni scorsi Sergio Zavoli, Tito Stagno, Aurelio De Laurentiis, Franco Zeffirelli, Antonino Zichichi, Giulio Tarro e tantissimi altri volti noti, sarà consegnato anche quest’anno a chi si sarà distinto per attività che spaziano tra il mondo della cultura e quello dello sport, passando per le eccellenze artistiche e dell’universo scientifico. Attività comunque segnate da risvolti legati all’impegno sociale ed improntate alla fede nel Santo di Pietrelcina. “Momenti come questi vanno interpretati nella prosecuzione dell’azione di persone come padre Antonio Gambale, padre Marciano Morra, padre Riccardo Fabiano e dell’attuale presidente dell’Ente Premio don Nicola Gagliarde. Senza dimenticare la preziosa opera di Sua Eccellenza Felice Accrocca (attuale vescovo di Benevento) e di monsignor Andrea Mugione. Sono sicuro che anche quest’anno il Premio sarà capace di promuovere sentimenti di pace e fratellanza, nel canale degli insegnamenti lasciati in eredità da san Pio” chiosa Mozzillo.