Giornata delle api, tesoro minacciato

Istituita 4 anni fa dall’Onu mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori per il futuro della Terra. Aiutiamole in casa: sul balcone rosmarino e lavanda per dare loro nutrimento

Un patrimonio naturale ricchissimo continuamente sotto attacco. Le api rappresentano la chiave del futuro della Terra. Oggi ricorre la Giornata internazionale delle api, che si celebra il 20 maggio di ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile. Le api e altri impollinatori, come farfalle, pipistrelli e colibrì, infatti, consentono a molte piante di riprodursi, comprese numerose colture alimentari. La Giornata è stata istituita dall’Onu il 18 ottobre del 2017. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso come data il 20 maggio poiché coincide con la data di nascita di Anton Janša, che nel XVIII secolo fu un pioniere delle tecniche di apicoltura moderne nel suo paese natale, la Slovenia.

APICOLTORI IN AUMENTO,
PRODUZIONE IN CALO

Gli apicoltori censiti in Italia sono in costante aumento. Secondo i dati della Fai (Federazione apicoltori italiani) sono circa 65mila, cui se ne aggiungono almeno altri 10mila che, specie tra i giovani, nonostante la pandemia, stanno manifestando il proposito di avvicinarsi a questo allevamento seguendo i necessari corsi di formazione. Nell’ultimo censimento effettuato nel 2020 sono stati conteggiati 1.950.000 alveari. Il punto critico dell’apicoltura italiana è la produzione del miele, il cui valore potenziale annuo è atteso in circa 25mila tonnellate e che invece, da ormai cinque anni, è soggetto a una costante riduzione dovuta alle avversità atmosferiche e ai cambiamenti climatici. La Fai ha segnalato le problematiche al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli e al Sottosegretario all’Agricoltura, con delega all’Apicoltura, Gian Marco Centinaio.

COSA POSSIAMO FARE
PER PROTEGGERLE?

Le api sono in declino prevalentemente per le azioni dannose dell’uomo. Sono minacciate da pesticidi, perdita di habitat, monocolture, parassiti, malattie e cambiamenti climatici. Tutte azioni che mirano a un miglioramento del profitto tramite l’ottimizzazione delle colture, ma a lungo andare il raccolto sarà penalizzato dalla penuria di insetti impollinatori. Per aiutare le api possiamo fare qualcosa anche noi, partendo da piccole azioni quotidiane, dentro e fuori le mura domestiche. In giardino o sul balcone non dobbiamo usare pesticidi chimici, e possiamo seminare fiori che forniscono nutrimento alle api. Nella lista dei fiori ‘amici’ delle api ci sono facelia, calendula, veccia, lupinella, trifoglio incarnato, trifoglio alessandrino, trifoglio resupinato, erba medica, coriandolo, cumino, pastinaca, aneto, borragine, rosmarino, timo, sulla, girasole, malva, tagete, grano saraceno, finocchio annuale, lavanda e meliloto officinale. Piantandoli sul terrazzo o sul giardino contribuiremo a rendere il mondo un posto migliore per le api e non solo. Il futuro della Terra dipende molto anche da questo.

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