ROMA (AWE/LaPresse) – “Non è chiaro se la dichiarazione del Vicepremier Salvini su ‘Ilva che non si può chiudere’ è a titolo personale o del Governo. Poiché quanto sta accadendo da mesi e i continui rinvii del Ministro Di Maio contraddicono nettamente le parole di Salvini, magari è il caso che qualcuno si incarichi di spiegarci con quale voce parla il Governo o se il gioco delle tre carte è la regola”.
L’appello della senatrice Bellanova a Di Maio
Così la senatrice Teresa Bellanova pochi minuti fa parlando con un gruppo di giornalisti a Brescia. Dove stasera nell’ambito della Festa dell’Unità parteciperà al dibattito su “Un Paese che cresce: lavoro, sviluppo, diritti” con Oliviero Girelli, Segretario provinciale Cgil di Brescia, Alberto Pluda, Segretario generale Cisl di Brescia, Roberto Maestrelli, Segretario provinciale Uil di Brescia.
Indicazioni chiare contro l’immobilismo negli investimenti
“Al tavolo convocato al Mise domattina, Di Maio esca dalla solita vaghezza e inconsistenza senza tirare fuori la comoda storia dei pasticci, che nessuno ha fatto. E renda noto uno straccio di cronoprogramma sul lavoro da qui al 15 settembre. Nell’audizione dei giorni scorsi con i Commissari Straordinari è emerso con chiarezza come l’immobilismo, anche relativamente agli investimenti, sta generando una situazione grave. Situazione che diventa insostenibile ogni giorno di più per i lavoratori diretti e dell’indotto”.
“Nel mentre affondiamo nella retorica del Decreto Dignità, Di Maio provi, se ci riesce, a tutelare seriamente il lavoro, l’ambiente, la salute. Perché è esattamente tutto questo che rischia di far saltare con tanta inettitudine”.