Nuoto, Europei 2018: impresa di Miressi nei 100 sl, Paltrinieri di bronzo nei 1500

Conferme e sorprese da Glasgow

AFP PHOTO / Oli SCARFF

GLASGOW (va.ca.) – Ancora medaglie per l’Italnuoto agli Europei 2018. La sorpresa di giornata si chiama Alessandro Miressi, che si laurea campione europeo nei 100 stile libero.

Alessandro Miressi sul tetto d’Europa nei 100 stile libero

Il giovane sprinter torinese classe ’98, ha disputato una gara eccezionale spodestando dal trono il campione in carica e compagno di squadra Luca Dotto, quest’oggi solo quinto. “Sono felicissimo, non ho parole. Non pensavo di fare un tempo così”. Sono queste le prime, commosse dichiarazioni del giovane Alessandro Miressi a Raisport dopo le fatiche dei 100 sl. Il campione d’Europa firma un 48″01 precedendo l’inglese Duncan Scott (48″23) e il francese Mehdy Metella (48″24). Un 48”23 non basta invece a Luca Dotto per agganciare il podio. Una medaglia d’oro che, oltre a consacrare Miressi nel firmamento del nuoto internazionale, rappresenta una scommessa vincente per il futuro del nuoto italiano, in un ricambio generazionale dagli esiti molto spesso rivelatisi incerti.

Bronzo per l’eterno Greg

Un’altra medaglia, stavolta di bronzo, arriva invece direttamente dalle corsie dei 1500 stile libero. Gregorio Paltrinieri, campione d’Europa in carica, non riesce a mantenere lo scettro e deve accontentarsi del terzo posto. L’impresa dello specialista italiano della lunga distanza ha comunque dell’incredibile. Gregorio era infatti debilitato da febbre e influenza intestinale e non ha gareggiato certo al top della condizione fisica. Anzi, la sua presenza al blocchetto di partenza è stata in dubbio fino alla fine. Un terzo posto che dà dunque un saggio per l’ennesima volta della caratura di questo grande atleta nel fronteggiare anche le avversità.

Un campione che sfida le difficoltà

Paltrinieri aveva già dato un saggio della propria competitività nel test pre-europeo del Settecolli, nel quale aveva sfoggiato una virata più potente e una strategia diversificata nel gestire le varie fasi della gara. Festeggiano invece il tedesco Florian Wellbrock e l’ucraino Mykhaylo Romanchuk, rispettivamente medaglia d’oro e d’argento. Ai piedi del podio, una simbolica medaglia di legno a Domenico Acerenza che conferma comunque la grande crescita degli ultimi anni.

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