Milano, 6 ago. (AWE/LaPresse) – “È il momento delle responsabilità o di ulteriori rinvii? Questo è il dilemma che si è posto ai partecipanti al tavolo di oggi per Ilva”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, che oggi ha partecipato all’incontro con il Ministro Di Maio. “Se, da una parte, è stato confermato che nessuno a questo tavolo vuole chiudere Ilva, e questo è importante. Dall’ altra, tra l’attesa di un possibile annullamento della gara e la verifica delle reali disponibilità delle ulteriori risorse economiche rispetto alle ultime proposte del precedente governo, per gli interventi ambientali e sociali, il tempo scorre e i lavoratori dell’Ilva e dell’indotto collegato, come al solito, sono quelli che rischiano in prima persona”, sottolinea Colombini.
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I numeri occupazionali “ancora non collimano. La posizione del sindacato è chiara sin dall’inizio, l’accordo non può prevedere esuberi e riteniamo che gli spazi si possano trovare, grazie anche alla conferma, da parte dei commissari dell’Ilva, dei 250 milioni per la gestione degli esodi volontari”, chiarisce il sindacalista. “Ma il tempo stringe – aggiunge – e i ritardi o la indefinitezza di alcune posizioni rischiano di bruciare risorse e opportunità. Il negoziato proseguirà nei prossimi giorni su convocazione del Ministro Di Maio, con l’obiettivo di definire un accordo complessivo sui temi di politica ambientale e bonifiche, di politica industriale e le garanzie occupazionali per tutti i lavoratori del gruppo, compreso l’indotto”.
