AVERSA – E’ finita con una denuncia per lesioni e violenza privata un dissidio fra parenti per la vendita di alcune bufale. A rivolgersi ai carabinieri della stazione di Castelvolturno è stato l’imprenditore Ferdinando Bonetto, 43 anni, residente ad Aversa e figlio dell’ex consigliere comunale dell’amministrazione Ciaramella Nicodemo Bonetto. I fatti, così come ricostruiti nella denuncia, si sono svolti martedì scorso. Bonetto (rappresentato dall’avvocato Alberto Messina) è proprietario dell’azienda bufalina “Bonetto Ferdinando”, con sede a Castelvolturno in località Ischitella, insieme ad altre tre persone: lo zio Vincenzo Petrella e i parenti Paolo Petrella e Marcello Petrella.
Quest’ultimo aveva deciso di vendere alcune bufale a Paolo Petrella, ma a questo affare si sono opposti Bonetto e lo zio, in quanto Paolo Petrella non avrebbe le autorizzazioni necessarie per acquistare questi capi di bestiame. Per questo motivo zio e nipote hanno inviato una diffida alla sede dell’Asl a San Marcellino. Non sarebbe la prima volta che ci sono contrasti fra i parenti per motivi legati alla loro attività. Martedì scorso, intorno alle 13, Bonetto, uscendo dall’azienda agricola per andare a pranzo, si è trovato davanti Paolo Petrella al volante della sua auto Mercedes classe A. Secondo la ricostruzione dell’imprenditore, Petrella gli avrebbe dapprima ostruito il passaggio, per poi scendere dalla vettura impugnando un bastone. Con questo avrebbe mandato in frantumi il finestrino lato guidatore dell’auto di Bonetto.
Quando quest’ultimo è uscito dall’auto per evitare di essere ferito, Petrella avrebbe tentato di colpirlo alla testa con la mazza, ma la vittima dell’aggressione è riuscita a parare il colpo con un braccio. A questo punto Bonetto si metteva a correre verso l’azienda bufalina, gridando per chiedere aiuto, mentre l’altro danneggiava ulteriormente la sua vettura rompendo anche il finestrino lato passeggero e il parabrezza anteriore.
Quindi saliva sulla sua vettura e cercava di investirlo senza riuscirci, per poi allontanarsi. Bonetto si è recato alla clinica Pineta Grande di Castelvolturno, dove gli è stata diagnosticata una frattura al braccio sinistro giudicata guaribile in 30 giorni.
Saranno adesso i carabinieri a indagare su questa vicenda e a valutare la situazione. Secondo quanto è emerso dalla denuncia, nel punto della presunta aggressione non ci sono videocamere di sorveglianza, ma potrebbero essercene nelle vicinanze. Può darsi quindi che dall’esame di eventuali filmati possano emergere elementi utili a ricostruire l’accaduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA