In casa Juve tutto ok, in Champions tocca agli ‘scontenti’

LaPresse / Fabio Ferrari in foto Massimiliano Allegri

Torino – In casa Juve funziona tutto alla perfezione. L’unica vera preoccupazione, forse, può proprio essere questa: la formazione di Massimiliano Allegri sta andando troppo bene quando è ancora troppo presto.

Non tanto per quel che riguarda il destino dei bianconeri in campionato, l’ottavo scudetto già a dicembre può solo essere perso dai campioni d’Italia in carica. In Champions però bisognerà essere perfetti quando si farà sul serio, dagli ottavi di finale in poi. Anche per questo la partita di mercoledì sera a Berna con lo Young Boys andrà vinta, il primo posto nel girone mai come in questa stagione sarà fondamentale.

Tutto funziona dunque. Ciò non toglie però che possa esserci anche qualche scontento. Malumori nascosti proprio da un ruolino di marcia impressionante, fino a quando prestazioni e risultati continueranno a dare ragione al tecnico diventa complicato per chiunque lamentarsi dello scarso utilizzo.

Innegabile che alcuni elementi avrebbero voluto trovare molto più spazio

Quello stesso spazio che potrebbero trovare proprio contro lo Young Boys. A cominciare da Mattia Perin, riserva di Wojciech Szczesny e non titolare aggiunto come si augurava al suo arrivo in bianconero.

Il polacco ultimamente ha preso le misure, le incertezze con lo United sono state le ultime. Ma con lo Young Boys potrebbe arrivare la prima volta in Champions di Perin, un modo come un altro per tenere alto il morale e la tensione. E non può essere contento Daniele Rugani, per la quarta stagione consecutiva ultima scelta nelle rotazioni tra i difensori centrali con quel titolo di titolare del futuro che gli sta sempre più stretto. Anche lui dovrebbe giocare a Berna, l’infortunio a Mehdi Benatia dovrebbe aver tolto gli ultimi dubbi, mentre le sirene di mercato aumentano (la Roma studia la propria mossa, in Premier non passa mai di moda) e la trattativa per il rinnovo rallenta.

Douglas Costa, il vero grande assente di questo inizio di stagione

Per Costa, prima la squalifica per lo sputo a Di Francesco, poi l’infortunio, infine tante panchina. Il brasiliano cerca spazio anche dal primo minuto, non solo come dodicesimo uomo, una missione difficile guardando al tridente Dybala-Mandzukic-Ronaldo, ma anche ai segnali sempre positivi lanciati da Cuadrado e Bernardeschi. In Champions tornerà titolare Douglas Costa, la rincorsa di Flash passa anche da qui.

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