NAPOLI – In questa estate rovente all’insegna degli incendi che tormentano la nostra Penisola e, ahinoi, la nostra stessa Regione, è sempre utile tenere bene a mente quelle che sono le regole auree per evitare l’insorgere di roghi che da piccoli focolai possono spesso trasformarsi in drammatici incendi dalla portata micidiale per l’uomo e soprattutto per la natura. Il cambiamento climatico in atto ce lo insegna e, soprattutto, ce lo mostra chiaramente tutti i giorni: le alte temperature cominciano a diventare pericolose per l’ambiente. E il divampare sempre più frequente di incendi e roghi non è assolutamente un caso. Favorite dal caldo anomalo e dal vento, le fiamme ci impiegano davvero poco a propagarsi, e il risultato è disastroso. Basta guardare quanto è accaduto in Friuli Venezia Giulia nelle scorse settimane: ettari di bosco bruciati da un incendio forse senza precedenti nella Regione, che ha costretto centinaia di cittadini a lasciare le proprie abitazioni, minacciate dal fuoco.
In Campania per fortuna quest’anno non si sono verificati eventi di questo tipo, ma sono diversi i roghi che hanno interessato la Regione, in particolare nel mese di luglio. L’ultimo rogo è scoppiato proprio tre giorni fa ad Agnano, all’interno dell’Oasi degli Astroni. Ma le alte temperature da sole non bastano, naturalmente, a spiegare l’origine dei tanti incendi che si sviluppano praticamente tutti i giorni in Italia. Quali sono le cause principali? Sembrerà una ‘leggerezza’, ma non lo è assolutamente: gettare una cicca di sigaretta anche se dall’automobile in corsa può generare grossi incendi. E infatti la prima regola diffusa dalla Protezione Civile e dalle forze speciali impegnate nell’azione di contrasto dei roghi è proprio quella di non lasciare mozziconi (o fiammiferi) ancora accesi nei pressi di erba secca o cespugli in cui anche una semplice scintilla può attecchire.
La seconda regola è quella di non accendere fuochi nei boschi: è proibito, oltre che essere estremamente pericoloso. E’ bene ricordare, infatti, di utilizzare, durante una scampagnata, solo ed esclusivamente le aree attrezzate. Anche qui, però, bisogna stare attenti a non abbandonare mai il fuoco: prima di andare via ci si dieve accertare che sia completamente spento. Un’accortezza importantissima riguarda invece l’automobile: se la si deve parcheggiare bisogna accertarsi che la marmitta non sia a contatto con dell’erba secca. La marmitta incandescente, infatti, potrebbe incendiare facilmente le sterpaglie che si trovano nei paraggi. Infine, è importante non abbandonare mai rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive: sono un pericoloso combustibile. Vietato lasciare bottiglie o frammenti di vetro nel bosco, perché con il sole possono trasformarsi in potenziali accendini.Attenzione poi a bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, i residui agricoli: in pochi minuti si potrebbe sfuggire al controllo del fuoco. Nelle zone più esposte agli incendi e non lontane dalle abitazioni e dai fabbricati, pulire il terreno dalla vegetazione infestante e dai rifiuti facilmente infiammabili. Denunciare, infine, chi accende fuochi in aree pericolose.
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