Incendio distrugge tre capannoni a Barra, ipotesi braccio armato dei clan

NAPOLI – Il quartiere Barra è in fibrillazione. Tre capannoni industriali distrutti da un incendio in una notte. Torna l’incubo racket. Poco dopo la mezzanotte i carabinieri del nucleo radiomobile e della compagnia Poggioreale sono intervenuti d’urgenza in via delle Repubbliche Marinare per un grosso rogo. Le fiamme superavano di dieci metri i solai. Sul posto le squadre Aps 9b Ponticelli, 1b, 3b e quattro autobotti dei vigili del fuoco, arrivate anche da Nocera.

Le indagini

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, il rogo è partito dal magazzino di un grossista di forniture per parrucchieri (era già successo in un altro deposito ai Ponti Rossi). Poi le fiamme si sono propagate al capannone accanto, di un ingrosso cinese. Ancora dopo a una struttura convenzionata con l’Asl, che si occupa di dialisi (ha subito i danni maggiori). Tutto distrutto. Tra i prodotti stoccati ci sono acceleranti naturali. Qui non è il primo maxi rogo. E’ la sintesi negli uffici della Procura.

Le fiamme

Le fiamme hanno avvolto i tre depositi commerciali in pochi minuti. Violente e rapide. Tanto che non è stato possibile controllarle. Spente quando ormai avevano avvolto gli stabilimenti. Questo spinge i vigili del fuoco a cercare un accelerante: benzina, cherosene, gasolio. Sostanze facilmente reperibili e disponibili. Ma bisognerà attendere che i materiali si raffreddino. Serve del tempo. Con ogni probabilità i tecnici questa mattina torneranno in via Repubbliche Marinare per i rilievi. L’ipotesi dolosa è la più quotata. Non ci sono feriti. I carabinieri di Ponticelli a metà mattinata fanno sapere che non escludono un corto circuito. Intanto visionano i filmati delle telecamere e attendono le perizie dei pompieri. Rimasti in via Repubbliche Marinare fino all’alba. Verifiche dell’Arpac sulla salubrità dell’aria.

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