Indagato l’ideatore dei cortei che distribuì circa mille green pass presi dal web. Si tratta di un 19enne di Milano divenuto in questa fase della pandemia il vero punto fermo per i non vax. Su di lui ora pende l’accusa di istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico e ricettazione.
Le indagini
Dalle indagini degli inquirenti agiva attraverso due canali. Era, infatti, della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”, a cui sono iscritti circa 32mila utenti. Il ragazzo dal suo telefonino avrebbe infatti inviato “via Telegram dei file contenenti circa mille certificazioni intestate ad altrettante persone”. Il ragazzo aveva preso parte ad altre iniziative ‘No green pass’ non autorizzate ottenendo già una denuncia per poi essere sottoposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi a daspo urbano. I no vax riuscirono ad infiltrarsi in piazza Duomo a Milano riuscendo ad aggirare il cordone delle forze dell’ordine mediante l’utilizzo di stradine laterali mischiandosi poi tra la folla dello shopping, luogo che il Comitato di ordine pubblico aveva deciso di chiudere a qualsiasi evento non autorizzato fino al 9 gennaio prossimo.
La mobilitazione
Il 21enno solo lo scorso 20 novembre avrebbe lanciato sui social una mobilitazione nazionale prevista per il prossimo sabato 27 27 novembre proprio in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe partecipato un milione di persone. Per gli inquirenti avrebbe così dato vita ad “una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale”.