NUOVA DELHI – Disastro edile in India. Nella notte un edificio in costruzione è crollato su un secondo edificio adiacente, a sua volta collassato sotto il peso del primo. Ci sono tre vittime, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. La tragedia si è verificata alle 20.30 (ora locale) nel villaggio di Shahberi, che si trova a circa 40 chilometri da Nuova Delhi.
India, crolli a catena
La prima palazzina a collassare era ancora in costruzione. Si trattava di un edificio di sei piani, al quale un intero cantiere stava lavorando. Ecco perché, come dichiarato da Arun Kumar Singh, il capo dei vigili del fuoco intervenuti dopo il crollo, ci si aspetta di trovare sotto le macerie i corpi di almeno 12 operai.
Per quanto concerne il secondo crollo, non dovrebbero esserci stati danni a persone. L’edificio crollato per effetto del primo era infatti una piccola palazzina di quattro piani. Era stata costruita appena due anni fa ed era abitata da una sola famiglia.
Il bilancio è al momento di tre vittime, ma i soccorsi stanno lavorando senza sosta.
Il cedimento della prima struttura deve essere stato provocato con ogni probabilità dai monsoni.
I soccorsi
Centinaia sono i soccorritori che da ore cercano i superstiti della tragedia. Vigili del fuoco e volontari hanno lavorato per tutta la notte e continuano a scavare tra le macerie in cerca di sopravvissuti o dei corpi di altre vittime.
Impazzano però le polemiche circa la lentezza dei soccorsi. Il quartiere si è infatti lamentato per il grande ritardo dei pompieri, che, stando a quanto è stato riferito, sarebbero arrivati circa un’ora e mezzo dopo il crollo.
A rispondere del disastro dovranno ore essere il proprietario del cantiere responsabile dei crolli, e i suoi due soci. Gli uomini sono stati sottoposti a interrogatorio da parte delle forze dell’ordine.