Thiruvananthapuram – Una terza donna è entrata nel tempio in Kerala, due giorni dopo l’ingresso di altre due per la prima volta da quando una sentenza della Corte Suprema ha annullato il divieto alle donne di entrare nel luogo sacro agli indù. “È entrata nel tempio ieri sera, ha 47 anni ed è venuta come devota. Eravamo consapevoli e abbiamo tenuto d’occhio la situazione”, ha detto ad Afp Balram Kumar Upadhyay, un funzionario di polizia dello stato meridionale. Nei giorni scorsi si sono registrate numerose proteste da parte degli estremisti indù.
Il 2 gennaio due donne sono entrate nel tempio indù Kerala, provocando l’insurrezione degli integralisti
Due donne hanno sfidato i religiosi integralisti indù e sono entrate nel tempo di Sabarimala, nello Stato indiano del Kerala. A settembre la Corte suprema di Nuova Delhi aveva dichiarato illegale il divieto in vigore da decenni all’ingresso al santuario per le donne in età fertile, cioé tra 10 e 50 anni. Da allora violente proteste hanno incendiato il Kerala. Con migliaia di persone arrestate, e nessuna donna era riuscita a entrare nel tempio. Oggi, all’alba, la 40enne Bindu Ammini e la 39enne Kanaka Durga ce l’hanno fatta: “Siamo arrivate al mattino presto. E abbiamo visto la divinità per alcuni minuti”, ha raccontato Ammini alla Bbc.
Le due donne hanno visitato il santuario senza essere viste, scortate dalla polizia. Il premier del Kerala, Pinarayi Vijayan, ha esultato parlando di un “momento storico”. Il 2 gennaio il governo comunista ha organizzato una manifestazione contro la discriminazione sessuale: un Muro di donne lungo 620 chilometri, una catena umana lungo lo Stato.
Agnese Gazzera (LaPresse/AFP)