MILANO (AWE/LaPresse) – La produzione industriale arretra leggermente a settembre. Tanto basta, però, a portare in negativo l’intero trimestre. L’Istat stima per la produzione a settembre un calo dello 0,2% destagionalizzato rispetto ad agosto. Resta positivo l’andamento annuo che, corretto per gli effetti di calendario, mostra una crescita dell’1,3%.
I dati dell’Istat
La rilevazione debole, ma in linea con le attese degli analisti, arriva dopo che nelle scorse settimane l’istituto statistico ha rilevato una crescita zero proprio nel terzo trimestre. Nei tre mesi terminati a settembre, la produzione scende dello 0,2% dando quindi contributo negativo al Pil.
Mameli rassicura
Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, invita alla calma ricordando il balzo della produzione dell’1,7% ad agosto. “Il dato – prosegue Mameli – è migliore dell’aspettativa di consenso e in linea con la nostra stima, mentre la tendenza annua è tornata in territorio positivo”. Certo, ammette Mameli, “le indagini non segnalano una significativa accelerazione per il futuro” e “i rischi sulla nostra previsione di una crescita del Pil di 0,9% l’anno prossimo restano a nostro avviso verso il basso”.
Il calo trimestrale della produzione
L’Istat spiega che il calo trimestrale della produzione è imputabile ai settori dei beni di consumo e dei beni intermedi. Mentre risultano in crescita i comparti dell’energia e dei beni strumentali. A settembre, su base mensile, si registra una rilevante crescita annua per l’energia (+4,2%). Mentre incrementi più contenuti si osservano per i beni strumentali (+2,9%) e i beni intermedi (+0,8%). In diminuzione, invece, la produzione di beni di consumo (-0,8%).
Settori in crescita
I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita annua sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+7%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,1%). E la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+4,5%).
Le maggiori flessioni si rilevano invece nell’attività estrattiva (-11,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,7%). E nell’industria del legno, della carta e stampa (-2,7%). Coldiretti fa notare infine che per il terzo mese consecutivo diminuisce in Italia la produzione alimentare, che fa segnare una riduzione dello 0,6% a settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
di Lorenzo Allegrini