ROMA – “Prima vediamo il Ministro dell’Interno sfoggiare a turno felpe della Polizia, della Protezione Civile e di tutte quelle forze che tutelano i cittadini, poi lo vediamo con la sciarpa della sua squadra, abbracciare un capo-ultras che è anche un noto pregiudicato. Salvini continua a comportarsi da tifoso, qualcuno gli dica che è il ministro dell’Interno. Per paura di perdere il consenso degli ultrà, si oppone alla squalifica con conseguente chiusura di San Siro comminata dal Giudice Sportivo, continuando così a mostrare la sua inadeguatezza. Dovrebbe garantire la sicurezza e invece parla di ‘chiusura come risposta sbagliata’.”
Scrivono in una nota Matteo Badiali ed Elena Grandi, coportavoce dei Verdi
“Purtroppo è da tempo che cori, striscioni con insulti razzisti, alleanze con le tifoserie neonazi e violenze varie ed eventuali sono all’ordine del giorno. Esistono comunità di tifosi che vivono solo per esternare la loro anima violenta che spesso sfoga nel razzismo fino ad arrivare al Nazi-fascismo. Il ministro dell’Interno dovrebbe leggersi i rapporti dei suoi predecessori che dei 382 gruppi di tifosi censiti ne hanno scovati 40 di estrema destra e molti di questi hanno legami con gruppi nazi organizzati. Quindi Salvini la smetta di frequentare e farsi fotografare con tifosi pregiudicati, garantendo la sicurezza negli stadi oppure si dimetta immediatamente”, concludono Badiali e Grandi.
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