MILANO (LaPresse) – Il presidente iraniano, Hassan Rohani, apre alla possibilità di un referendum sul programma nucleare del suo Paese: “Potrebbe offrire una svolta”. Lo ha dichiarato, secondo quanto ha riferito Radio Farda, emittente con base a Praga a ramo di Radio Free Europe/Radio Liberty finanziata dagli Usa, citando a sua volta agenzie iraniane. Rohani ha parlato in un incontro con i responsabili dei media a Teheran, dove gli hanno domandato l’articolo 59 della Costituzione. Ha aggiunto: “La domanda di quando dovremmo usare questo articolo o quando in passato avremmo dovuto usarlo, è un tema diverso”. Rohani ha anche detto che nel 2004, quando non era presidente, disse al leader supremo ayatollah Khamenei di mettere “la questione nucleare” al referendum; Khamenei gli rispose di “pensare che usare l’articolo fosse una buona idea, accettò” il suggerimento.
Sarebbe successo nei mesi precedenti all’elezione di Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza. “Poi il governo cambiò e il processo prese una via diversa, ma l’articolo 59 potrebbe offrire una svolta in qualsiasi momento”. L’articolo 59 della Costituzione di Teheran dice che “su importanti temi economici, politici, sociali e culturali è possibile legiferare con referendum. Ricorrendo al voto diretto del popolo”, che “dovrebbe essere approvato da due terzi del numero totale di membri del Parlamento”.