NAPOLI – A Ischia i poliziotti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza nei confronti di cinque indagati: per due è stata disposta la custodia cautelare in carcere in quanto ritenuti gravemente indiziati dei reati di violenza privata e sequestro di persona, aggravati dal metodo mafioso; per gli altri tre è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché gravemente indiziati del reato di lesioni, aggravate dal metodo mafioso.
L’attività investigativa trae origine dalla denuncia presentata il 24 luglio 2022 da un dipendente di un bar dell’isola di Ischia, violentemente aggredito in quanto avrebbe espresso apprezzamenti nei confronti di una minore nipote di uno degli indagati.
La vittima ha denunciato anche di aver ricevuto anche minacce (il giorno successivo all’aggressione) con le quali le è stato espressamente intimato di lasciare l’isola e non farvi più ritorno.
Ancora, in seguito, la persona offesa ha denunciato ulteriore episodio avvenuto nell’ottobre del 2022, quando due degli indagati si sono recati presso la sua abitazione e, dopo esservi entrati con violenza e minaccia, l’hanno costretta a rimanere per circa due ore in balia dei suoi aguzzini, continuando a minacciarla affinché ritrattasse le precedenti denunce.
Le successive attività d’indagine, consistite nell’escussione dei testimoni e nell’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nei luoghi ove sono avvenuti gli episodi delittuosi, hanno consentito di confermare quanto denunciato dalla vittima e di identificare gli odierni indagati.
Per tutti i reati è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso in quanto i fatti delittuosi sono stati commessi con le modalità tipicamente utilizzate da una consorteria mafiosa.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.