ROMA (LaPresse) – Ultimo atto per l’Ischia Film Festival 2018. Sedicesima edizione da record per numero di film, ospiti, pubblico ed eco nazionale e internazionale. Il Castello Aragonese per otto giorni è stato al centro del cinema italiano, vedendo passare sui suoi cinque palchi e schermi Gabriele Salvatores, Carlo Verdone, Daniele Vicari. Gabriele Muccino, Fabio De Luigi, Nicola Nocella, Andrea Magnani, i fratelli Manetti, Fontana & Stasi. Pippo Mezzapesa e tanti, tanti altri ospiti, dall’Italia e dal mondo. Un festival senza confini. Che viene confermato dalle decisioni delle giurie dell’Ischia Film Festival che hanno decretato i vincitori dei concorsi internazionali della XVI edizione.
Miglior film è nella sezione lungometraggi
Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino. Ennesimo premio per uno dei migliori film italiani dell’anno, che si è aggiudicato anche il premio SonyATV per la migliore colonna sonora. La Repubblica Dominicana si prende il premio per la migliore regia e per la migliore scenografia per Sambà, film molto amato anche dal pubblico. La migliore fotografia se l’aggiudica Daniel Leo per il film polacco Man Proposes, God Disposes. Premio per il miglior cortometraggio a Domesticado, con una menzione speciale per la breve commedia britannica Call Me Alvy, mentre il premio SonyATV va ad Eyes. Premio Location Negata a Giulio Tonicelli e il suo Happy Today, mentre il premio per il miglior documentario è stato assegnato a Burkinabè Rising, con una menzione speciale per Aperti al pubblico di Silvia Bellotti.