Isis: è guerra ai cristiani. Undici morti decapitati in Nigeria

Altre sette persone uccise alla vigilia di Natale

ROMA – E’ guerra ai cristiani, ma l’Occidente finge di non vedere, girando la faccia a quanto accade in Siria, in Nigeria, e non solo. Mentre in Italia c’è chi propone di togliere il simbolo della cristianità, il Crocifisso, dalle scuole e dagli uffici pubblici, di abolire il Natale, i presepi e le nostre tradizioni più radicate per non ‘mortificare’ i ‘fratelli’ musulmani, i cristiani continuano a pagare dazio con la vita.

La rivendicazione

Undici cristiani decapitati, in Nigeria davanti alle telecamere per poi mostrare il video dell’orrore. E’ ancora una volta l’Isis a compiere l’ennesimo atto ‘dimostrativo’ contro la civiltà occidentale. E guarda caso durante le festività del Natale. Lo rende noto Bbc News Africa. Ma anche questa volta il gesto criminoso non sembra smuovere più di tanto le coscienze. Il massacro è stato compito per rivendicare le morti di ottobre del suo leader Abu Bakr al-Baghdadi e del suo portavoce in Siria, Abul-Hasan Al-Muhajir. Non sono stati forniti dettagli sulle vittime. L’unica coa certa è che le vittime sono tutte di sesso maschile

Il video

Girato in una zona non ben definita, della durata di 56 secondi è stato prodotto e messo in rete da Amaq, l’agenzia di stampa dell’Isis. Nel filmato “un prigioniero nel mezzo viene colpito a morte mentre gli altri 10 vengono spinti a terra e decapitati”. Rivendicati anche una serie attacchi in vari Paesi per rappresaglia.

Boko Harman

E’ in essere anche una fazione del gruppo islamista nigeriano ‘Boko Haram’ che mostra durante i suoi attacchi la bandiera di Provincia dell’Africa occidentale dello Stato islamico. Il gruppo terrorista lo scorso anno ha ucciso due ostetriche in precedenza prese in ostaggio.

La strage della vigilia

Sempre lo stesso gruppo jihadista Boko Haram ha ucciso lo scorso 24 dicembre 7 persone in un villaggio abitato da gente di religione cristiana vicino a Chibok, nello stato nigeriano di Borno dopo un’irruzione nel villaggio di Kwarangulum. In quella drammatica circostanza è stata anche rapita una giovane donna. Pare che l’attacco sia stato sferrato da aggressori provenienti dalla foresta Sambisa. Kwarangulum, a sedici chilometri da Chibok,. Gia nel 2014 rapirono 276 studentesse, delle quali 112 ancora in prigionia.

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