Per oltre due terzi, nel 2021, risultano ancora non interconnesse alla rete elettrica nazionale, quasi il 40% non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue, nel complesso contano un numero di impianti per la produzione da fonti rinnovabili tra i più bassi del Paese e vedono circolare un numero troppo elevato di autoveicoli in rapporto al numero di abitanti: stiamo parlando delle isole minori italiane, intreccio straordinario di risorse ambientali, storico-culturali e paesaggistiche, ma anche sistemi fragili e isolati e vulnerabili. Basti pensare all’isola minore ‘nostrana’ oggi al centro dell’attenzione nazionale: Procida, capitale della cultura 2022. In Italia, isole minori come Procida sono chiamate ad affrontare sfide cruciali per la conservazione del patrimonio che le caratterizza. Legambiente e l’Istituto Atmosferico del CNR (CNR-IIA) promuovono l’osservatorio ‘Isole Sostenibili’ ed elaborano l’omonimo rapporto annuale che pone al centro le 27 isole minori italiane abitate. L’approvvigionamento energetico rimane una delle principali sfide delle isole minori italiane abitate. Cresce, grazie agli incentivi introdotti dal Ministero per lo Sviluppo economico con D.M. 14 febbraio 2017, il solare fotovoltaico. Ad oggi è presente in tutte le isole: mentre le maggiori installazioni di impianti fotovoltaici si registrano nelle isole interconnesse di Ischia, Isola d’Elba e Sant’Antioco.
Duplice la criticità osservata sulle isole anche in tema di mobilità: da un lato, nel collegamento con la terraferma, dall’altro negli spostamenti locali con i relativi picchi del periodo estivo. Il numero di autoveicoli per abitante si conferma, purtroppo, ancora troppo alto in molte isole minori, con i valori maggiori registrati a Lampedusa e Linosa (0,9 av/ab) e Pantelleria (0,8 av/ab). I più bassi invece a Capri (0,3 av/ab) e a Procida (0,4 av/ab).
