Istat: cala il numero degli occupati, crescono i contratti a termine

Nel terzo trimestre del 2018 gli occupati diminuiscono del 0,2% rispetto al trimestre precedente ma aumentano del 6% rispetto al terzo trimestre del 2017. Si mantiene stabile il tasso di occupazione.

ROMA –  Nel terzo trimestre del 2018 gli occupati diminuiscono di 52.000 (-0,2%) unità rispetto al trimestre precedente ma aumentano di 147.000 unità (+0,6%) rispetto al terzo trimestre del 2017. Lo rileva l’Istat nel report sul mercato del lavoro, sottolineando che il tasso di occupazione resta stabile al 58,7%.

I dati

Diminuiscono soprattutto i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (-0,7% sul trimestre precedente e -1,5%, pari a un calo di 222.000 unità, rispetto al terzo trimestre 2017). Gli occupati sono 23.255.000. Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre cala al 10,2% con una riduzione di 0,5 punti rispetto al trimestre precedente e una riduzione di 1,2 punti rispetto allo stesso trimestre del 2017.

In aumento tasso di inattività

Lo rileva l’Istat sulla base dei dati destagionalizzati sottolineando che è aumentato il tasso di inattività (al 34,5%, +0,4 punti). I disoccupati sono 2.653.000 con una riduzione sia congiunturale (-5,1%) sia tendenziale (-12,1%, pari a un calo di 332.000 unità).

Terzo trimestre 2018

Gli occupati a termine nel terzo trimestre dell’anno in corso erano 3.112.000, il valore più alto dal 1992. Si è registrato un aumento del 2,4% (+74.000, dato destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente e del 10,9% rispetto al terzo trimestre del 2017.

Le rivelazioni Istat

La rilevazione campionaria Istat sulle Forze di Lavoro rappresenta la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro. Queste stime sono prodotte e diffuse trimestralmente a livello nazionale e regionale, ma solo annualmente a livello provinciale. Il tasso di occupazione si ottiene dal rapporto tra gli occupati e la popolazione della classe di età 15-64 anni, per cento. Secondo l’indagine sulle forze di lavoro, armonizzata a livello europeo, una persona è definita occupata se “nella settimana di riferimento in cui viene effettuata l’intervista, ha svolto almeno un’ora di lavoro retribuito, oppure ha svolto almeno 1 ora di lavoro presso l’azienda di un familiare o ancora è stata assente dal lavoro (ad esempio per ferie, malattia, cassa integrazione), ma ha mantenuto il posto di lavoro.

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