ROMA – Pil in crescita con stima al +2% appare verosimile. Seppure in un quadro caratterizzato da notevoli incertezze, il recupero dell’attività industriale di inizio anno influenza in misura rilevante il quadro macro del primo trimestre, per il quale è verosimile un miglioramento dei livelli complessivi dell’attività economica rispetto a quelli di fine 2018, con effetti positivi anche sulla performance economica media annua del 2019.
Più investimenti e crescita
Pil in crescita al 2%, la stima verosimile, dunque, secondo l’Istat in audizione sul Def. “Rispetto alla necessità di rilanciare gli investimenti la revisione della mini-Ires, il ripristino del superammortamento e l’aumento della deducibilità Imu contenuti nel decreto crescita sono attesi generare una riduzione del prelievo fiscale per le imprese pari a 2,2 punti percentuali”
Ires
“La riduzione Ires risulta maggiore per l’industria, soprattutto nei settori a medio-bassa intensità tecnologica (-2,9%), per le imprese di medie dimensioni e le multinazionali.
Debito delle amministrazioni pubbliche al rialzo
Rispetto ai dati diffusi lo scorso 15 marzo, di 0,8 miliardi nel 2016, 5,5 miliardi nel 2017 e 5,3 miliardi nel 2018 il debito delle amministrazioni pubbliche è stato rivisto al rialzo. Lo si legge nel Bollettino di Bankitalia su fabbisogno e debito.
Le revisioni riflettono principalmente l’ampliamento del perimetro delle Amministrazioni pubbliche definito dall’Istat in accordo con l’Eurostat.
Le revisioni del fabbisogno sono di entità limitata.
Amministrazioni pubbliche debito al 132,2% del Pil.
A gennaio 2019 era salito a 2.363,49 mld. A febbraio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di circa 200 milioni rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.363,68 miliardi e toccando comunque un nuovo record. E’ quanto emerge dal bollettino di Bankitalia su Finanza pubblica, fabbisogno e debito.