NAPOLI (Francesco Pari) – Da un lato le alluvioni, dall’altro il rischio di terreni che rischiano di diventare aridi. Secondo il governo nazionale quasi un terzo del territorio nazionale, il 28%, è degradato e a rischio desertificazione. Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, in occasione della ‘Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità’, le ultime stime e i dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). “Siccità, degrado del suolo e desertificazione – continua il ministero – sono problemi ambientali correlati, che possono determinare situazioni emergenziali con impatti severi su economia, Ambiente, agricoltura. Il trend climatico degli ultimi anni mostra un ritmo e un’intensità crescente dei fenomeni siccitosi, anche in ambito del Mediterraneo e nel nostro stesso Paese”. Il tema per la celebrazione della Giornata è ‘Her land. Her rights’, ‘La sua terra. I suoi diritti’, scelto “per promuovere esempi di successo con i contributi di donne e ragazze alla gestione sostenibile del suolo e mobilitare il sostegno per promuovere i diritti alla terra per le donne e le ragazze di tutto il mondo”, riporta Lapresse. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto ricorda “l’importanza storica e sempre attuale dell’impegno femminile nella cura della terra: la stessa nostra azione nel continente africano intende creare le condizioni ambientali per nuove opportunità di lavoro rivolte a donne e giovani”. Secondo il segretario esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione Ibrahim Thiaw “le donne sono le principali attrici negli sforzi globali per ridurre e invertire il degrado del suolo. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei Paesi, le donne hanno accesso e controllo sulla terra in modo ineguale e limitato. Non possiamo raggiungere la neutralità del degrado del suolo senza l’uguaglianza di genere e non possiamo escludere metà della popolazione dalle decisioni di gestione del territorio a causa del loro genere”. “L’Italia è impegnata a vincere la sfida contro la siccità e la desertificazione, in un contesto di cambiamento climatico che mette a rischio i sistemi naturali, incidendo negativamente sulle prospettive di crescita del Paese”, ha aggiunto il ministro Pichetto in occasione della giornata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1994. Secondo l’esponente del governo guidato da Giorgia Meloni “il contesto complesso incide sulla crescita del Paese. Il tema chiave è l’efficienza della gestione idrica. Dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici avremo il quadro di azioni necessarie”. Servono risposte, risorse, iniziative. Per evitare che l’Italia diventi un desero. Muoversi subito. Prima che sia troppo tardi.
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