Italia: stop sprechi, cosa fare dei regali di Natale

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Regali indesiderati
Regali indesiderati

Un’indagine condotta da Ipsos-Doxa per eBay ha quantificato un problema diffuso durante le festività natalizie in Italia: ogni anno, circa 30 milioni di doni ricevuti non incontrano i gusti dei destinatari. Questi prodotti, se non gestiti correttamente, rischiano di trasformarsi in uno spreco significativo, accumulandosi inutilizzati in armadi e cassetti.

Esistono però numerose strategie per dare una seconda vita a questi articoli, trasformando un potenziale rifiuto in una risorsa preziosa per l’ambiente e la comunità. Le alternative sono semplici, efficaci e alla portata di tutti, dalla donazione alla vendita online.

La soluzione più immediata e solidale consiste nel donare gli oggetti a chi ne ha bisogno. Molte organizzazioni di volontariato sono strutturate per raccogliere e distribuire beni nuovi. La Caritas, le parrocchie locali e i centri di ascolto, ad esempio, accettano volentieri abbigliamento, giochi e articoli per la casa.

Anche le case famiglia, le residenze per anziani e associazioni come Croce Rossa Italiana, Comunità di Sant’Egidio e Save the Children rappresentano un canale privilegiato per donare in modo mirato, assicurandosi che il dono raggiunga persone che possono realmente apprezzarlo.

Un’altra pratica virtuosa è il “regifting”, ovvero ri-regalare il prodotto a qualcuno che potrebbe gradirlo. Per farlo senza commettere gaffes, è consigliabile conservare la confezione originale intatta, sostituire la carta e rimuovere il biglietto di auguri. Un’idea divertente è organizzare serate di scambio con gli amici, dove ognuno porta un dono sgradito per barattarlo.

Per chi preferisce monetizzare, il web offre innumerevoli piattaforme di compravendita. Oltre al noto eBay, portali come Subito.it e Facebook Marketplace sono ideali per vendere a livello locale. Per l’abbigliamento e gli accessori, Vinted e Depop sono diventati punti di riferimento, mentre Vestiaire Collective si specializza nel lusso di seconda mano.

Per vendere con successo, è fondamentale descrivere l’articolo in modo accurato, scattare fotografie chiare e definire un prezzo competitivo, specificando sempre che si tratta di un prodotto nuovo e mai utilizzato.

Infine, non va sottovalutata la via del riciclo creativo. Con un po’ di fantasia, un maglione della taglia sbagliata può diventare un cuscino o una borsa. Questa opzione permette non solo di evitare lo spreco, ma anche di creare qualcosa di unico e personalizzato.

Qualunque sia la strada scelta, l’importante è agire. Ogni oggetto ricollocato o trasformato contribuisce a ridurre l’impatto ambientale legato alla produzione e allo smaltimento dei beni di consumo, trasformando un piccolo “errore” di acquisto in un gesto consapevole.

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