Italia verso la ripresa, Sileri: “Ma è ancora presto per togliere il coprifuoco”. Rezza lancia i test salivari

Il sottosegretario: "Le riaperture sono irreversibili"

People wearing face mask to curb the spread of COVID-19, walk over a bridge in central Rome, Sunday, March 14, 2021. Italians across the country made the most of a last weekend of relative freedom, before a strict new lockdown is imposed to curtail rising coronavirus infection numbers. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

ROMA – “E’ ancora presto per togliere il coprifuoco, ma le riaperture sono irreversibili”. Lo ha detto il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri che in una intervista rilasciata a La Stampa. Il politico è apparso ottimista in merito alla ripresa delle attività economiche, ma non perde la prudenza.

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse Nella foto: il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri

“I numeri – ha dichiarato Sileri – non sono ancora così buoni da abbattere le restrizioni ed è presto per togliere il coprifuoco. Ma le riaperture sono irreversibili: non dovremo più temere di dover chiudere visto che la campagna vaccinale avanza”. Ha chiarito, inoltre, che “portare l’R0 (la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva non controllata) di molto sotto lo 0,8 permetterà alleggerimenti. Ma ora l’incidenza nei contagi è ancora alta”.

Rezza: “Con le riaperture possibile ripresa epidemia”

Sulla stessa linea di Sileri c’è Gianni Rezza, capo prevenzione del ministero Salute e membro del Cts: “Il rischio accettabile per un epidemiologo è zero per un economista può essere 100 e per chi ha dovuto chiudere un’attività è ancora più elevato – ha detto – È legittimo che la politica trovi una sintesi e saranno cruciali le due-tre settimane successive”.

La novità per monitorare con più facilità l’andamento epidemiologico potrebbe arrivare con i test salivari: “Sono affidabili ormai quanto il tampone”, ha concluso Rezza.

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