YOKOHAMA – Ancora loro. Le pallavoliste cinesi sono di nuovo sulla strada verso il sogno iridato della Nazionale femminile di volley. Quattro anni fa, al Forum di Assago di Milano, la squadra della Grande Muraglia si impose con un clamoroso 1-3, fermando la corsa all’oro delle azzurre. Venerdì saranno ancora loro a provare a fermare la squadra del ct Davide Mazzanti.
Le due semifinali
Appuntamento con la storia fissato per le 9,10, ora italiana, a Yokohama. L’incrocio è stato determinato dalla sconfitta di Egonu e compagne contro la Serbia (3-1) e dal successo delle cinesi contro l’Olanda (3-2). Orange e balcaniche si giocheranno (a partire dalle 6,40) l’altro posto in finale.
Ko indolore per le azzurre con la Serbia
Contro la Serbia, Mazzanti ha puntato su un po’ di turnover, lasciando in panchina Miryam Sylla e dando minuti a chi aveva giocato meno. Alcuni meccanismi sono venuti meno e le avversarie hanno giocato meglio nei primi due parziali, vinti 25-21 e 25-19. Riscatto azzurro nel terzo, con Paola Egonu una volta di più trascinante. Punto a punto il quarto parziale, con le serbe meno fallose nella parte decisive, guidate al successo da un’ottima Boskovic, che si conferma grande campionessa. Si ferma a 10 la striscia vincente dell’Italia che non aveva mai perso in questo Mondiale. Ma avrà più fiato per la rivincita più attesa. C’è la Cina da battere, come già fatto (3-1) nel girone a Sapporo. Venerdì ci si gioca un sogno.