Juncker: Aperti ad un rinvio della data per la Brexit

AFP / Emmanuel Dunand in foto Jean-Claude Juncker

LONDRA (REGNO UNITO) – Mentre Theresa May si appresta ad andare a Bruxelles nella speranza di strappare dei progressi che possano consentirle di fare approvare il piano per la Brexit al suo Parlamento, il Labour si spacca, con sette deputati che lasciano in polemica con Jeremy Corbyn.

In tutto questo Jean-Claude Juncker, numero uno della Commissione Ue, fa sapere con un’intervista al giornale tedesco Suttgarter Zeitung che Bruxelles sarebbe aperta a un rinvio del divorzio, attualmente in programma per il 29 marzo.

Starebbe però a Londra deciderlo e May finora ha sempre chiarito che la data resta: “Non ci sarebbe nessuno in Europa che si opporrebbe“, ha detto Juncker. Il capo dell’esecutivo comunitario non esclude che alla fine il Regno Unito possa partecipare alle elezioni europee di maggio, ma dice di ritenerlo “difficilmente immaginabile“.


L’addio dei deputati laburisti è giunto con la contestazione di Corbyn

I sette sono: Chuka Umunna, Luciana Berger, Chris Leslie, Angela Smith, Mike Gapes, Gavin Shuker e Ann Coffey. A Corbyn rimproverano di non prendere chiaramente posizione sulla Brexit e di non reagire con forza sufficiente alle numerose accuse di antisemitismo all’interno della sua formazione.

Mike Gapes si è dichiarato “furioso per il fatto che – a suo dire – la direzione del Labour agevola la Brexit”. Corbyn, dal canto suo, ha reagito dicendosi “deluso” da queste dimissioni.


Le defezioni non cambiano gli equilibri alla Camera dei Comuni

La premier conservatrice ha una debole maggioranza assoluta e le defezioni indeboliscono il Partito laburista in un momento in cui prova ad approfittare delle difficoltà di May a far adottare al Parlamento il suo piano di uscita dall’Ue. “Questa è stata una decisione molto difficile, dolorosa, ma necessaria“, ha detto una delle parlamentari, Luciana Berger, spiegando che i sette formeranno un loro gruppo in Parlamento.

Intanto a Bruxelles si susseguono gli incontri del capo negoziatore Michel Barnier, con il vicepremier irlandese Simon Coveney prima e con il ministro britannico per la Brexit Stephen Barclay poi, senza sostanziali cambiamenti: “Evidentemente c’è della frustrazione“, ha dichiarato Coveney, chiarendo che i leader Ue hanno ribadito che applicare modifiche all’intesa di novembre non è ipotizzabile e che la clausola di backstop deve comunque figurare nell’accordo.(LaPresse/AFP)

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