Milano – Due giorni di riposo per staccare la spina al termine di una settimana complicata, iniziata con l’inattesa sconfitta in Champions League con lo Young Boys e conclusa con la rocambolesca vittoria nel derby di sabato a ribadire la supremazia cittadina e, soprattutto, quella in campionato.
La Juventus è pronta a rituffarsi per il rush finale prima della sosta natalizia
I campioni d’Italia sono attesi da un ciclo complicato, con due partite in casa (con Roma e Sampdoria) e l’ostica trasferta di Bergamo a Santo Stefano.
L’obiettivo di laurearsi campione d’inverno però è lì, a portata di mano, e potrebbe concretizzarsi già sabato nel big match dell’Allianz Stadium contro i giallorossi, vittoriosi sul Genoa ma non ancora ‘guariti’ dall’influenza dell’ultimo periodo.
Basterebbe un pareggio ai ragazzi di Allegri, che si trovano a più otto sul Napoli secondo, non certo un’impresa per una squadra che viaggia in Italia a 46 punti su 48, frutto di 15 vittorie e un pareggio in 16 gare.
In giornata però testa e cuore alla Continassa erano rivolti a Nyon
Il sorteggio degli ottavi Champions che ha riservato alla Vecchia Signora una affascinante quanto complicata sfida con l’Atletico Madrid ha monopolizzato i pensieri bianconeri.
Ma per un confronto, pur decisivo nell’economia della stagione della Juve, che è in programma tra febbraio e marzo, ce n’è un altro più imminente in quella che resta una ‘classica’ del calcio italiano.
Forze fresche che possono far rifiatare una squadra apparsa un po’ in riserva nel derby
Per una volta, Allegri può guardare con ottimismo alle notizie dall’infermeria: Khedira corre a grandi passi almeno verso una convocazione, Spinazzola cresce di condizione giorno dopo giorno e, come se non bastasse, Bentancur rientra dalla squalifica.
Nel frattempo, in occasione della presentazione dello speciale targato Sky dedicato a Gaetano Scirea, nella suggestiva cornice della Mole Antonelliana, Giorgio Chiellini ha preso la parola ricordando la leggenda bianconera, scomparsa nel 1989 in un incidente stradale in Polonia. “Non ho avuto la fortuna di vederlo giocare, ma appena arrivato i suoi insegnamenti mi sono stati tramandati e ho deciso di portare avanti i suoi valori – ha raccontato il capitano della Juve – Noi siamo esempi e più vai avanti con l’età ti rendi conto che puoi essere ascoltato più di tanti educatori. Quindi è un onere e un onore“. (LaPresse)