NUR SULTAN – Il presidente Kassym-Jomart Tokayev mostra i muscoli, non accetta le mediazioni proposte dall’estero e ordina alla milizia di eliminare quelli da lui definiti “banditi armati” accusati di aver istigato le manifestazioni violente nel Paese. “Ci sono stati dall’estero – ha detto – appelli alle parti a negoziare per una soluzione pacifica ai problemi. Che sciocchezza! Come si può negoziare con criminali e assassini?” ha sottolineato.
I disordini
Tokayev ha aggiunto che i disordini “sono stati provocati da 20mila banditi che hanno preso d’assalto l’ex capitale Almaty” e inoltre ringraziato Vladimir Putin “per avere risposto prontamente al suo appello con l’invio in Kazakhstan di truppe per aiutare a sedare la rivolta nel pieno rispetto del ‘Trattato di sicurezza collettiva’ (Csto), di cui fanno parte varie Repubbliche ex sovietiche”. E’ di questa mattinala notizia diffusa direttamente dal ministero degli Interni che “26 criminali sono stati uccisi e 18 feriti nei giorni di disordini” e che “tutte le regioni del Kazakhstan sono state liberate e poste sotto maggiore protezione con 70 checkpoint installati nel Paese”.
L’appoggio
Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha spiegato che “il Kazakhstan sta adottando una serie di misure per contrastare il terrorismo e per difendere la stabilità”. Intanto oltre alla Russia, anche la Cina ha mostrato il suo appoggio a Tokayev, chiarendo che “sostiene tutti i suoi sforzi per risolvere la situazione e si oppone con forza alle forze esterne che incitano alla violenza e al caos nella regione. Quale Paese vicino e partner strategico globale – ha aggiunto – la Cina è disposta a offrire tutto il supporto necessario per aiutare il Kazakhstan a superare le recenti difficoltà”
Paese amico e fratello
E il portavoce del ministero degli Esteri dell’Iran Saeed Khatibzadeh ha fatto sapere che alcuni attori stranieri stiano “traendo vantaggio dalla situazione tentando di provocare disordini e instabilità” in un “Paese amico e fratello. Stabilità e sicurezza sono di particolare importanza per il Kazakhstan e per questo motivo ci auguriamo che il processo per ristabilire la pace si compia nel modo più rapido possibile”.