PARIGI – Il G20, di cui l’Arabia Saudita assumerà presto la presidenza di turno, deve ottenere degli impegni da Riyad a favore della libertà di stampa e deve lottare contro gli omicidi dei giornalisti commessi nel mondo. È questo il contenuto di un appello lanciato dal segretario generale di Reporters sans frontieres (Rsf), Christophe Deloire, e da Hatice Cengiz, la fidanzata di Jamal Khashoggi, il giornalista saudita ucciso il 2 ottobre del 2018 all’interno del consolato saudita a Istanbul. In occasione della giornata internazionale della fine dell’impunità dei crimini commessi contro i giornalisti, il 2 novembre, l’appello è stato lanciato in una decina di lingue.
l’appello
Secondo Rsf e la fidanzata di Khashoggi, “è necessaria un’ampia mobilitazione, su scala internazionale, dal momento che oltre il 90% dei crimini commessi contro i reporter, in Paesi in guerra come in pace, restano impuniti”. E i due sottolineano la responsabilità del G20 a questo proposito, dal momento che presto a presiederlo sarà l’Arabia Saudita, che figura al 172esimo posto sui 180 Paesi presenti nella classifica mondiale della libertà di stampa.
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