Che la città di Napoli sia afflitta da problemi millenari, è come ribadire un’ovvietà: la capitale del Mezzogiorno, si sa, vive in contraddizione perenne tra il suo potenziale di grande metropoli europea, e i concreti ostacoli al rilancio economico, ambientale e istituzionale, che impediscono lo sfruttamento di quel potenziale.
Meno scontato e più complesso, è l’incessante lavoro di svisceramento delle problematiche locali ad opera del professor Aldo Loris Rossi.
Il noto architetto scomparso nello scorso giugno, penna affezionata di questo giornale e militante radicale storico, ha dedicato una vita intera allo studio delle grandi questioni invase del napoletano: dai problemi demografici di sovraurbanizzazione a quelli dell’abusivismo edilizio, dai rischi vulcanici alla malagestione dei rifiuti, dal ristagno economico alla de-industrializzazione.
Per riportare questi temi al centro del dibattito pubblico cittadino, l’associazione radicale “Per la Grande Napoli”, in collaborazione con il Centro Salvemini e la cellula territoriale dell’Associazione Coscioni, ha organizzato il convegno “Napoli Città Ecologica? Un’utopia realizzabile”. Un convegno per l’appunto ispirato alle proposte di Aldo Loris Rossi, che si terrà presso l’Istituto degli studi filosofici nella mattinata di sabato (dalle ore 9,30).
Attraverso una rassegna dei temi ecologici cari all’architetto napoletano, grazie all’apporto di relatori illustri, il convegno affronterà alcune delle più scottanti problematiche napoletane legate all’ambiente e all’urbanistica.
Un tema su tutti: il rischio Vesuvio, che ha già visto in passato dei ricorsi alle giurisdizioni nazionali e internazionali da parte dei radicali e di Marco Pannella, per la mancata predisposizione di adeguati piani di emergenza e di informazione ai cittadini.
Ma il vero obiettivo del convegno sarà anche di far emergere, con lo studio e l’analisi dei problemi, iniziative politiche in grado di mobilitare i cittadini e la società civile napoletana sulle questioni ecologiche.
Nell’analisi di Loris Rossi, infatti, la denuncia dei mali che annientano il nostro territorio è sempre stata accompagnata dalla proposta, mettendo al centro un progetto di radicale riforma per la città.
Ripartire da una proposta politica di lungo respiro per una città che soffoca, è esattamente l’“utopia realizzabile” di cui parlava il professore nei suoi scritti. Nella sua visione, la premessa per il rilancio di Napoli passava per l’adozione di un Masterplan per la città metropolitana, che preveda anche la riunificazione amministrativa della piana campana. Solo così potremmo superare il paradosso che fa di Napoli la città metropolitana più popolosa e al contempo la più piccola d’Italia per superficie, e riqualificare quella che fu la Campania Felix come un’area eco-metropolitana di respiro europeo, capace di integrare sviluppo industriale, qualità ambientale, riqualificazione urbana e valorizzazione del patrimonio culturale.
Questo, in sintesi, il progetto “per la Grande Napoli”, che questo convegno vuole riportare al centro del dibattito pubblico locale.
Da segnalare, tra le presenze, l’architetto Luca Zevi, vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Architettura, il senatore e geologo Franco Ortolani, l’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli Raffaele Del Giudice per i saluti istituzionali, e molti altri relatori illustri.
L’iniziativa sarà quindi un’occasione non solo per omaggiare la memoria di Aldo Loris Rossi, la cui recente scomparsa rappresenta una perdita per la città intera, ma soprattutto per far vivere – aggiornandole – le sue proposte visionarie, con uno sguardo al passato e ai suoi moniti, ma anche aperto verso il futuro della nostra città.