MILANO – Quella del Borussia Dortmund non è stata l’unica furia che si è abbattuta sull’Inter nella turbolenta notte del Signal Iduna Park. La rimonta subita in Germania rischia di costare carissima nella corsa agli ottavi di Champions League. Ma a scuotere l’ambiente ancor più di un 3-2 già di per sé difficile da digerire sono state le parole del condottiero nerazzurro. Che nel dopo gara si è scagliato senza mezzi termini contro la società. Rea a suo avviso di non avergli fornito una rosa all’altezza per sostenere il doppio impegno campionato-coppa. E di non aver centrato completamente la campagna acquisti estiva.
“Sono stati fatti errori importanti, non possiamo fare un campionato e una Champions League in queste condizioni. Arriviamo sempre tirati”, il macigno scagliato da Antonio Conte davanti alle telecamere. L’ex ct della nazionale ha anche invitato apertamente “qualche dirigente a venire a dire qualcosa”. Mettendoci la faccia come fa lui e ha ribadito che “si poteva programmare meglio”. Il riferimento è al mercato, dalla coperta corta a centrocampo. Impoverito dall’infortunio nell’ultimo periodo di Sensi, alla chimera del vice Lukaku, inseguito a lungo e mai arrivato, in un reparto offensivo – dopo il grave stop di Alexis Sanchez – ridotto ai minimi termini, con il solo Politano ed il giovane Esposito a poter dare il cambio all’attaccante belga e a Lautaro Martinez.
Alberto Zanello (LaPresse)