NAPOLI – Maria Teresa Giglio non sa darsi pace. E come potrebbe. La madre di Tiziana Cantone, la ragazza di Mugnano che si è tolta la vita il 15 settembre del 2016 perché stremata dalla gogna mediatica, chiede giustizia per sua figlia. La giovane venne filmata in scene di sesso per strada. Quelle immagini finirono in mani sbagliate e fecero il giro del mondo. Oltre ad essere derisa, Tiziana Cantone veniva riconosciuta ovunque. Per questo motivo decise di farla finita. Per la morte della 33enne non è stato ancora condannato nessuno.
Il dolore
Oggi davanti al Tribunale, Maria Teresa Giglio ha chiesto ancora una volta giustizia. Intervistata dai giornalisti della troupe di Sky Tg24, la madre di Tiziana ha rivolto un appello ai giudici: “Bisogna accertare la verità. Mia figlia è morta da due anni e mezzo, ma ho ancora bisogno di tante risposte”. La donna prosegue anche la battaglia contro i social network, che accelerarono la diffusione delle immagini hard di Tiziana. “Ho saputo che ancora tante persone vanno a cercare i video di mia figlia sulla rete. E’ una cosa terribile”.
Gli appelli
Anche oggi Maria Teresa Giglio ha lanciato un allarme dietro l’altro: “Bisogna fare qualcosa. Non devono accadere più femminicidi virtuali come quello di mia figlia. Ci sono tante ragazze che mi scrivono e che mi chiedono aiuto”. Infine, la madre di Tiziana Cantone ha invitato ancora una volta i magistrati a indagare sulle persone che hanno fatto parte del passato di sua figlia. “In cuor mio so che in molti sono colpevoli – ha chiuso la donna – voglio giustizia”.