PERUGIA – Viaggi lussuosi e soprattutto gioielli dal valore altissimo. Sarebbero queste le manovre utilizzate per corrompere il Luca Palamara, magistrato iscritto nel registro degli indagati per corruzione. La procura di Perugia, dopo aver ricevuto gli atti in questione dai colleghi di Roma, sta verificando le informazioni in suo possesso per far luce sulla vicenda. Secondo quanto risulta dai controlli effettuati fino ad oggi dagli inquirenti, è il rapporto di amicizia tra lo stesso Palamara e alcuni imprenditori locali a far storcere il naso.
I rapporti e gli incontri sospetti di Luca Palamara
Un rapporto che sarebbe andato oltre l’ordinario, se si pensa che il magistrato, tra l’altro, avrebbe anche ricevuto da un imprenditore un anello del valore di 2mila euro per un’amica oltre al pagamento di soggiorni e vacanza extra lusso. Questi incontri, quelli per intenderci al vaglio dei magistrati, sarebbero avvenuti tutti di recente, precisamente tra il 7 e il 16 maggio scorsi. Si parla di quelli intercorsi tra Palamara e alcuni deputati Pd per discutere delle nomine nell’ambito della magistratura. Ma anche di quelli con il componente togato del Consiglio superiore della magistratura Luigi Spina, a sua volta accusato di violazione di segreto e favoreggiamento.
Le indagini
Gli inquirenti stanno verificando su tutti i movimenti svolti nel recente periodo da Palamara oltre che del suo rapporto con Fabrizio Centofanti, imprenditore arrestato nel febbraio dello scorso anno per reati legati alla corruzione giudiziaria. Detto dell’anello, che il magistrato indagato avrebbe poi regalato ad un’amica, sotto accusa soggiorni e viaggi tra il 2016 e il 2017. Come destinazioni un hotel a San Casciano dei Bagni e Favignana. Ma anche una vacanza di cinque giorni a Dubai e un’altra a Madonna di Campiglio di cui il magistrato avrebbe usufruito con tutti i suoi familiari. Il lavoro della procura di Perugia, con l’ausilio e la disponibilità di quella della Capitale, continuerà costante nei prossimi giorni