Jim Farley, CEO di Ford, sfida le politiche sui dazi del presidente Trump, sostenendo la necessità di “dazi diffusi” per livellare le disparità competitive. Farley sottolinea che Toyota e Hyundai importano veicoli negli Stati Uniti senza costi aggiuntivi, mentre Ford è penalizzata dai dazi su Messico, Canada e Cina. Egli afferma che una “politica tariffaria omogenea” tratterebbe equamente tutti i produttori di automobili. Ford è particolarmente colpita dai dazi, poiché importa circa la metà dei suoi veicoli venduti negli Stati Uniti, principalmente dal Messico. Anche i modelli prodotti in Cina e Canada sono soggetti a tariffe aggiuntive. Al contrario, i produttori giapponesi beneficiano di un dazio del 2,5% sulle importazioni, mentre General Motors importa automobili dalla Corea del Sud senza costi aggiuntivi. La proposta di Farley mira a creare un sistema più equo che avvantaggi tutti i produttori nella competitiva industria automobilistica.
Home news_motori La proposta radicale di Farley: “Dazi per tutti, ovunque” nell’industria automobilistica