TEVEROLA – Pende ancora un’interdittiva antimafia sulla società ‘La Marchesa – Società cooperativa agricola’: Gennaio Danzeca, infatti, dovrà seguire l’azienda per altri sei mesi. A disporlo è stato l’ufficio territoriale del governo di Caserta, guidato dal prefetto Giuseppe Castaldo.
La società, con sede legale a Teverola, è amministrata da Francesco Cirillo, 51enne, che ricopre anche il ruolo di presidente, Biagio Cirillo, 63enne, entrambi di Casapesenna, e Giuseppe Cirillo, 60enne residente a Cancello Arnone.
Lo scorso giugno, dopo aver emesso l’interdittiva, la Prefettura ha accolto la richiesta dell’azienda di adottare la ‘misura di prevenzione collaborativa’, che può essere applicata quando le presunte interferenze malavitose nella società o le ipotetiche sue agevolazioni al clan sono ritenute sporadiche. Spieghiamo meglio: il prefetto di Caserta ha accertato che i presunti tentativi di infiltrazione malavitosa sono riconducibili a situazioni occasionali e quindi ha potuto prescrive un controllo dall’interno all’impresa per un periodo non inferiore a 6 mesi e non superiore ai 12. In questo anno La Marchesa, che si occupa di produzione e trasformazione del latte di bufale in prodotti caseari, può continuare a lavorare (supera, quindi, gli eventuali vincoli dell’interdittiva) ma nel contempo è chiamata ad adottare azioni per rimuovere e prevenire le cause delle presunte ‘agevolazioni occasionali’, comunicando, ad esempio, al gruppo interforze, istituito presso la prefettura, gli atti di acquisto, pagamenti o relativi ad incarichi di valore non inferiore a 5 mila euro. La società, inoltre, sta notiziando anche sui finanziamenti erogati. Insomma, si è ‘aperta’ all’ufficio di governo per farsi monitorare dall’interno.
Trascorsi i primi 6 mesi, la prefettura (e veniamo alla notizia recente) ha deciso di prorogare l’incarico per l’esperto a cui è stato affidato il compito di seguire la società per altri 6 mesi. Quando scadrà questo periodo, il Prefetto, sentito il gruppo interforze, laddove (auspicabilmente) accerti che sia venuta meno l’agevolazione occasionale e sia in grado di verificare l’assenza di altri tentativi di infiltrazione mafiosa, rilascerà un’informazione antimafia liberatoria e procederà alle conseguenti iscrizioni nella banca dati nazionale unica della documentazione antimafia.
Se si intraprende questa strada è per favorire, questo è l’obiettivo del legislatore che ha introdotto la misura, il completo ritorno alla legalità della ditta.
Fino all’ottobre del 2021 a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione de La Marchesa era stato Giuseppe Cirillo, suocero di Marcello De Rosa (estraneo alla vicenda dell’interdittiva), sindaco di Casapesenna e vicepresidente della provincia di Caserta.© RIPRODUZIONE RISERVATA