L’allarme di Nomisma Energia: dal primo luglio bollette più care

Gli italiani metteranno ancora mano alla tasca con un incremento medio di 200 euro a famiglia di gas e luce

Dal primo luglio bollette più care. Lo comunica ‘Nomisma Energia’, società che si occupa di consulenza, ricerca e formazione relativamente ai mercati delle fonti di energia e dell’ambiente. Insomma, gli italiani metteranno ancora mano alla tasca a causa di un incremento medio di 200 euro a famiglia di gas e luce. Ma non solo: “Con l’attuale inflazione del settore prossimi ulteriori rialzi in bolletta”. Incremento che va ad aggiungersi al consueto incremento estivo dovuto alla crisi causata da un insieme di fattori: “La scarsità dell’offerta alla ripresa dei consumi, fino ad arrivare a politiche ambientali più restrittive rispetto al passato”, oltre alla concomitanza dei prezzi della benzina e del petrolio “con il costo del greggio passato dai 42 dollari a barile del 2020 ai 75 dollari al barile attuali”. Ma dal 1° luglio prenderà il via il bonus sociale automatico in bolletta che va in  supporto delle famiglie indigenti e più numerose.

L’aumento

Il presidente di Nomisca Energia, Davide Tabarelli spiega che “l’impennata dei prezzi dell’energia in tutta Europea si tradurrà in Italia con un forte aumento nei prezzi i gas e luce” e un “tasso di inflazione in forte accelerazione nei prossimi mesi”. Ma si attende il parere di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che controlla i settori luce, gas, acqua e rifiuti, e che potrà intervenire in difesa dei consumatori. La stima dell’incremento sulle bollette sarebbe del 12% per l’energia elettrica e di oltre il 21% per il gas. Si tratta di cifre record mai raggiunte in passato.

Le stime

Secondo TgCom “per una famiglia tipo, con un consumo di energia elettrica di 2.700 chilowattora e una nuova tariffa media che arriva a 23,3 centesimi per kWh, la stangata in bolletta si tradurrà in una spesa di 66 euro in più su base annua”. Inoltre “una casa media in cui si consumano 1.400 metri cubi di gas all’anno finerebbe per pagare anche 218 euro in più su base annua”.

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