LANCIANO – Le indagini per la violenta rapina ai danni dei coniugi Martelli avvenuta nella loro villa a Serre di Lanciano potrebbero essere arrivate ad una svolta.
La svolta nelle indagini
Due dei rapinatori sarebbero infatti stati ripresi dalle telecamere di sicurezza di una banca dove i malviventi sono andati a prelevare. Circa 2mila euro, presi grazie al bancomat che gli stessi avevano sottratto alle vittime quella notte. La videosorveglianza potrebbe dunque essere la chiave di volta per risalire ai responsabili di una rapina condita da un’enorme violenza.
L’accaduto
Le vittime, il 69enne Carlo Martelli e la moglie Niva Bazzan, erano stati infatti segregati per due ore e alla donna era anche stato tagliato il lobo dell’orecchio destro. Erano in quattro, li hanno legati e picchiati facendosi consegnare bancomat e carte di credito. Miracolosamente illeso il figlio disabile della coppia nonostante la sua stanza, così come il resto della casa, fosse stata messa sottosopra forse per cercare oggetti di valore o contanti. Sono state ore lunghissime e di terrore quelle trascorse dai coniugi in balìa di quella banda che aveva da subito mostrato le proprie intenzioni.
La ricostruzione e le dichiarazioni di una delle vittime
Una violenza inaudita che li aveva lasciati sotto choc. “Ero convinto che ci avrebbero ammazzato tutti – aveva dichiarato l’uomo – perché ormai dopo il sequestro e la violenza ero certo che sarebbe successo il peggio”. Solo dopo due ore i coniugi erano riusciti a liberarsi lanciando l’allarme. E alle forze dell’ordine giunte sul posto, nonostante le evidenti difficoltà dovute al trauma, avevano raccontato i particolari dell’accaduto. Quattro in tutto i rapinatori fuggiti a bordo dell’auto rubata allo stesso medico mentre i due erano stati ricoverati all’ospedale di Lanciano. Qui la donna era stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del lobo dell’orecchio mentre il marito era stato tenuto sotto osservazione per un trauma cranico facciale per i numerosi pugni ricevuti.