ROMA – Le dimissioni di Pierluigi Biondi, sindaco di L’Aquila, rischiano di aprire un nuovo caso politico. Il primo cittadino ha preso questa decisione in segno di protesta per il mancato stanziamento dei fondi per la ricostruzione.
“Spero che questo serva a scuotere le coscienze a tutti i livelli affinchè questa città ottenga il rispetto che si è meritata in tanti anni di storia e negli ultimi 10 anni, dal sisma ad oggi. Il governo nazionale, ma anche le forze politiche locali, sembrano non dare la dovuta attenzione all’Aquila e al suo territorio”, ha detto il sindaco. Come di consueto il governo, specie la parte pentastellata, si è lanciata in altre promesse che non sono bastate a far restare in sella il primo cittadino.
E ovviamente il governo scarica la colpa sugli altri. “Accolgo con dispiacere la notizia delle dimissioni del sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi. Ma lo invito a non scaricare sul governo responsabilità che non ci appartengono”. Lo ha detto Vito Crimi, sottosegretario per la ricostruzione post terremoto. “Ho personalmente garantito che la prossima settimana sarà varato il decreto sisma il quale prevede un finanziamento di 10 milioni di euro a copertura delle minori entrate del comune aquilano. Spero che la scelta del sindaco non sia una scusa per nascondere i problemi di maggioranza interna all’amministrazione locale”. Politichese stretto.