Lavoratori ‘fantasma’, segnalate 33 aziende all’Agenzia delle Entrate

La guardia di finanza ha scoperto falsi braccianti nella provincia di Reggio Calabria. Da recuperare oltre 5 milioni di tasse

Agenzia delle Entrate: boom di richieste di 'rottamazione'
Foto LaPresse - Andrea Campanelli

REGGIO CALABRIA (Ciro Iavazzo) – Trentatré aziende con lavoratori ‘fantasma’ scovate dalla guardia di finanza in tutta la provincia. Oltre 5 milioni di tasse da recuperare. E’ questo il bilancio di un’indagine condotta dalla guardi di finanza di Reggio Calabria che ha permesso di segnalare le 33 aziende agricole all’Agenzia delle Entrate. Non è la prima volta che ci si ritrova davanti ad un illecito simile. Più volte i braccianti fasulli sono stati al centro di attività investigative da parte delle fiamme gialle.

Quasi mille lavoratori ‘fantasma’

Sono 923 i falsi lavoratori identificati dai finanzieri fra Platì, San Luca, Africo, Casignana e Careri. La maggior parte di loro è risultata con precedenti penali a proprio carico. Coinvolto anche anche un latitante (a titolo di indennità assistenziali e previdenziali erogate dall’Inps). Il caso passa adesso anche nelle mani dell’Agenzia delle Entrate che avrà il compito di recuperare circa 5 milioni e 600 mila euro di tassazione, frutto dell’evasione fiscale compiuta dai 923 falsi lavoratori delle 33 aziende agricole.

L’attività investigativa

L’evasione fiscale resta un argomento caldo in questi anni, sempre al centro di controlli da parte delle forze dell’ordine. Sono proprio le aziende le prime a finire sotto la lette d’ingrandimento e purtroppo sono ancora molte quelle che non rispettano le regole in materia fiscale. il blitz delle fiamme gialle nella provincia di Reggio Calabria è partito dopo un’indagine sulla spesa pubblica che aveva portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Locri, lo scorso luglio, dei titolari delle stesse aziende agricole e dei falsi braccianti di questa operazione, accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I controlli da parte della guardia di finanza continueranno i prossimi mesi anche in altre aziende della zona, non solo agricole.

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