ROMA – Lavori alla Metro C, in 25 rifischiano il rinvio a giudizio. La Procura di Roma ha dichiarato conclusa l’inchiesta coordinata dai pm Eminio Amelio e Paolo Ielo. Adesso valuterà se e per chi avanzare o meno la richiesta di processo.
Gli indagati per il caso Metro C
Tra gli inquisiti figurano l’ex sindaco Gianni Alemanno, Ercole Incaza, già dirigente del ministero delle Infrastrutture, e gli ex assessori Antonella Aurigemma e Guido Improta, rispettivamente delle giunte Alemanno e Marino.
L’accordo da 230 milioni
Al centro dell’attività investigativa, data 2013, ci sono 230 milioni di euro pagati per far proseguire i lavori per la Metro C. Quella cifra fu decisa a seguito di una accordo transattivo del 2011 tra Stato, Campidoglio, Regione e Cipe. L’opera, però, era ferma dal 2015. Per ottenere quei finanziamenti, questa la tesi degli inquirenti, alcuni degli indagati produssero documenti falsi.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione falso. E nel calderone la Procura avrebbe individuato pure presunte corruzioni connesse alle assunzioni di familiari di funzionari pubblici.