Roma, 31 ott. (AWE/LaPresse) – “Sono dati che costituiscono un diretto riflesso della frenata dell’economia italiana. Dopo il miglioramento di agosto si è registrata una riduzione, in termini congiunturali, degli occupati (-34mila unità) associata ad un aumento del numero di persone in cerca di occupazione (+81mila unità) riportando il tasso di disoccupazione sopra il 10%”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio alle rilevazioni dell’Istat sul mercato del lavoro nel mese di settembre. “La debolezza degli ultimi mesi – nel terzo trimestre l’occupazione è rimasta stabile – ha determinato, inoltre, un ridimensionamento del miglioramento nei confronti su base annua. Si confermano – conclude la nota – le criticità già segnalate in passato. I miglioramenti occupazionali sono, infatti, concentrati nella parte più matura del mercato del lavoro: la quota degli ultra 50enni è passata in poco più di quattro anni dal 32,6 al 36,7% dell’ultimo mese”.
sull’inflazione
“Dato fortemente condizionato dalla dinamica relativa agli energetici regolamentati. Nel complesso, a una variazione congiunturale nulla ha corrisposto un aumento tendenziale dei prezzi dell’1,6%, in accelerazione rispetto a settembre. Al netto delle componenti volatili la variazione dei prezzi si mantiene su valori annui ancora inferiori all’1%, confermando l’assenza di tensioni all’interno del sistema”. È il commento dell’Ufficio studi di Confcommercio sui dati Istat di oggi. “L’inflazione italiana, – conclude la nota – pur con le stesse caratteristiche, si mantiene, peraltro, su valori inferiori rispetto alla media dell’eurozona nella quale il dato generale si è attestato al 2,2% e l’inflazione di fondo all’1,3%”.