Lavoro, Di Maio: “C’è ancora tanto da fare. L’ultima cosa che voglio è aumentare l’Iva”

Le dichiarazioni del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Luigi Di Maio

MILANO “Spero sia l’ultimo primo maggio in cui in Italia non c’è il salario minimo orario, perché chi lavora deve avere una paga oraria che gli consenta di arrivare a fine mese. Sennò non è lavoro, è essere sfruttati”. Queste le parole del vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio ospite di Rtl 102.5.

Sul tema occupazione c’è ancora tanto da fare

Di Maio auspica anche che “non ci sia più il livello di burocrazia per chi lavora. Se vogliamo festeggiare i lavoratori, bisogna lasciarli in pace e farli lavorare, invece ora – conclude – c’è un livello di burocrazia per imprenditori e lavoratori altissimo”. “E’ il 1 maggio e sul fronte del lavoro “c’è ancora tanto da fare e noi lo faremo. L’Italia deve fare ancora molto di più”, aggiunge.

L’Italia non è in recessione, Di Maio rassicura sull’Iva

Sul tema fisco, il vicepremier aggiunge: “L’unica cosa che non voglio è l’aumento dell’Iva, ho promesso a marzo 2018 che non l’avremmo aumentata e prometto ora che non si aumenterà”. Per quanto riguarda invece la crescita del Pil, “lo 0,2% è un punto di partenza. L’importante è sapere che l’Italia non è in recessione, adesso dobbiamo fare molto di più”.

Il caso Siri alimenta le tensioni nel governo

Sul caso Siri, ci sono “tensioni nel governo ma il governo andrà avanti. Noi – ha spiegato – chiediamo le dimissioni perchè per noi è un’inchiesta che implica una questione morale. Poi sono sicuro che se verra’ giudicato innocente, tornerà a fare il sottosegretario”.

(LaPresse)

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