Lavoro, Inps: collaboratori in calo ma più professionisti

Cala il numero dei lavoratori parasubordinati dal 2015 al 2020, ma cresce del 24,2% il numero dei professionisti

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 14-07-2015 - Roma - Italia CronacaI movimenti per il diritto alla casa occupano una ex sede dell'Inps in Via della FrezzaPhoto Vincenzo Livieri - LaPresse 14-07-2015 - Rome - Italy NewsRight to housing activists accupy a former office of Inps

MILANO – Cala il numero dei lavoratori parasubordinati dal 2015 al 2020, ma cresce del 24,2% il numero dei professionisti. Lo si apprende dall’aggiornamento dell’osservatorio Inps sui lavoratori parasubordinati.

Il numero totale di lavoratori parasubordinati contribuenti (professionisti più collaboratori) è passato da 1.434.856 del 2015 a 1.333.554 nel 2020, si legge nello studio.

“Dai dati si nota una riduzione dei collaboratori dal 2015 al 2016 (-17,4%), una stabilizzazione nel 2017 (+0,1%), un incremento tra il 2017 e il 2018 (+2,4%) e una lieve crescita tra il 2018 e il 2019 (+0,8%) e di nuovo una riduzione tra il 2019 e il 2020 (-1,7%). I professionisti, al contrario, registrano una crescita dal 2015 al 2020 pari al 24,2%”, rileva l’osservatorio Inps.

“Tali variazioni sono dovute sia alle dinamiche del mercato del lavoro sia a interventi del legislatore. Innanzitutto, la riforma Fornero che ha introdotto restrizioni sulle collaborazioni a progetto, successivamente il Jobs Act (dl 81/2015) che ha regolamentato ulteriormente la materia. Tali disposizioni hanno comportato una ‘stretta’ sulle collaborazioni. Un effetto sugli andamenti del numero di collaboratori e professionisti, inoltre, è dovuto anche alle continue variazioni delle aliquote di contribuzione”, spiega lo studio.

“La quota di donne è diminuita nella tipologia dei collaboratori – si legge ancora – mentre è aumentata in quella dei professionisti: nel 2015 erano il 39,1% tra i collaboratori e il 41,9% tra i professionisti; nel 2020 tali valori sono rispettivamente 36,8% e 45,5%”.

Lo studio “per quanto riguarda l’età, nel periodo 2015 – 2020 il dato aggregato dei collaboratori e professionisti rileva che sono diminuiti del 15,3% gli under 30, del 7,3% i lavoratori tra i 30 e i 59 anni, mentre per quelli da 60 in poi si è avuta una lieve crescita (+1,6%)”.

“Dal punto di vista geografico, tra il 2015 e il 2020 la diminuzione rispetto alle tre grandi macroaree è la seguente: -6,6% al Nord, -8,8% al Centro, -6,1% al Sud”, si legge nello studio.

“Per i collaboratori si registra una continua crescita del reddito medio – è la rilevazione Inps -, mentre per i professionisti si registra una lieve riduzione fino al 2017, una lieve ripresa nel 2018 e nel 2019 e una consistente diminuzione nel 2020 ascrivibile agli effetti della pandemia”.

“Nel rapporto sono disponibili, per la sola tipologia dei collaboratori, ulteriori variabili di dettaglio, come il numero di committenti: il 47,7% dei collaboratori risulta essere esclusivo e mono-committente, con un reddito medio annuo inferiore a 20mila euro, e il reddito medio degli uomini è quasi il doppio di quello delle donne”, conclude lo studio Inps.

(LaPresse)

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