ROMA – L’occupazione sale al 60,1% (+0,2 punti). Lo dicono i dati Istat. E non accadeva dal lontano 1977. L’effetto della crescita va ricercato nell’aumento dei dipendenti permanenti, che superano nuovamente i 23 milioni. Sempre secondo l’Istituto di statistica “il numero di occupati a giugno 2022 supera quello di giugno 2021 dell’1,8% (+400mila unità); l’aumento è trasversale per genere ed età. L’unica variazione negativa – hanno segnalato gli esperti – si registra tra i 35-49enni per effetto della dinamica demografica”.
Aumento dell’occupazione
L’Istat ha sottolineato anche l’aumento dell’occupazione sia per i maschi che per le femmine, eccezion fatta per la forbice di età che va dai 35 ai 49 anni. Calano gli autonomi e i dipendenti a termine.
Cala il numero delle persone in cerca di lavoro
Cala, anche se di poco il numero di persone in cerca di lavoro “(-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a maggio) si osserva tra le donne e tra chi ha più di 25 anni d’età”. Tra il secondo trimestre 2022 e il primo dello stesso anno l’Istat ha registrato “un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati in più. La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -81mila unità), sia degli inattivi (-0,5%, pari a -61mila unità)”.