WASHINGTON (LaPresse/AFP) – Nuovo valzer di nomine per Donald Trump. Il presidente Usa ha annunciato venerdì di avere scelto come nuovo ministro della Giustizia di William Barr, 68 anni. Un giurista repubblicano noto e rispettato, che ha già occupato questa carica nel 1990 sotto la presidenza di George H. W. Bush.
William Barr ministro della Giustizia
“Fin dall’inizio l’ho messo in cima alla lista”, ha detto Trump. “È rispettato da repubblicani e democratici”, ha spiegato il presidente. La nomina deve ora essere confermata dal Senato. Barr sostituirà Jeff Sessions, che il presidente ha licenziato il mese scorso, dopo mesi di tensioni sulla gestione del caso Russiagate. Il nuovo ministro conosce bene il procuratore speciale Robert Mueller, di cui è stato il capo dal 1991 al 1993 quando Mueller era direttore del dipartimento affari criminali del dipartimento di giustizia.
Nel maggio 2017, quando Robert Mueller è stato scelto per guidare l’indagine sulle ingerenze russe, Barr ha elogiato la scelta in un’intervista, e si è detto “fiducioso” che il procuratore speciale “non avrebbe lasciato che le indagini degenerassero in una caccia alle streghe senza fine”. Pochi mesi dopo, tuttavia, si è rammaricato che membri del team Mueller avessero fatto donazioni a candidati democratici.
Russiagate, gli attacchi di Trump a Mueller
La comunicazione della nomina è arrivata poco dopo gli ultimi attacchi di Trump a Mueller e alla sua squadra. Oltre che ribadire che il Russiagate sarebbe una “caccia alle streghe”, il tycoon ha accusato il procuratore di avere “grandi conflitti di interesse” e ha detto che il suo team è composto da “democratici arrabbiati”. “Faremo un importante contro rapporto al rapporto Mueller. Questa è una cosa che non dovrebbe mai accadere di nuovo a un futuro presidente degli Stati Uniti”, ha affermato il presidente, “sono già state fatte 87 pagine, ma ovviamente non si può completare fino a quando non vedremo il rapporto finale della caccia alle streghe”.
Casa Bianca, dimissioni di Kelly nell’aria?
Intanto arrivano voci sempre più insistenti sulle dimissioni del capo dello staff della Casa Bianca, John Kelly. Secondo diversi media statunitensi il rapporto tra il presidente Donald Trump e Kelly sarebbe ormai compromesso e quest’ultimo potrebbe lasciare la posizione che ricopre da un anno e mezzo già nei prossimi giorni. Un ennesimo avvicendamento che si intreccia di nuovo con le indagini sugli agenti russi: secondo la Cnn Kelly, è stato interrogato dal team del procuratore Mueller, nonostante l’opposizione dei legali della Casa Bianca.
Ambasciatrice Onu, Heather Nauert sostituisce Nikki Haley
Venerdì il presidente ha annunciato anche una seconda nomina di grande importanza, quella di Heather Nauert come ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu in sostituzione di Nikki Haley. Nauert, ex reporter di Fox News, era la portavoce della diplomazia americana dell’anno scorso. “E’ una donna molto talentuosa e molto intelligente”, che “sarà rispettata da tutti”, ha affermato Trump. Laureata in giornalismo alla Columbia University, Nauert, 48 anni, ha fatto la sua carriera televisiva su Abc e in particolare su Fox News, dove conduceva ‘Fox & Friends’, un programma molto apprezzato dal presidente.